La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni

BenEssere – Roma 2013

Giovedì 19 settembre si è svolta, presso l’hotel Aran Mantegna di Roma, la seconda tappa dell’edizione 2013 del convegno BenEssere – La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni.
L’evento, nato nel 2012 dalla sinergia del mondo delle risorse umane e quello della progettazione degli spazi di lavoro, ha l’obiettivo di mettere a confronto esperienze e competenze di Direttori del Personale, Responsabili Organizzazione e Facility Manager.

 

Il Convegno si è sviluppato nell’arco di una giornata, dalle 9.00 alle 15.45 con un coffee break e un pranzo organizzati nell’area espositiva, così da facilitare le relazioni tra partecipanti, Sponsor e Partner.
Il programma della giornata si è articolato in dieci momenti informativi ed è stato declinato secondo due diversi aspetti: da un lato la Persona in azienda e dall’altro l’Ambiente di lavoro. Si è cercato di affrontare l’argomento del convegno a 360 gradi: dal benessere nelle organizzazioni all’ergonomia della postazione di lavoro, dallo smarter working alle politiche di welfare aziendale, e così via.

 

I NUMERI

302 iscritti (tra pre-iscritti e nuove iscrizioni registrate in loco)
188 aziende ed enti rappresentati
121 presenti
40% la redemption tra iscritti e partecipanti effettivi

LEGGI LA RELAZIONE CONCLUSIVA

 

 IL VIDEO DEL CONVEGNO

 

L’AGENDA

8.45 Registrazione

9.15 Benvenuto e apertura ai lavori

9.25 – 9.55 Benessere e lavoro: un binomio virtuoso e produttivo
Un moderno concetto di salute racchiude in sé anche l’idea di benessere che, in ambito lavorativo, è difficile conseguire, ma porta risultati positivi sul piano etico e produttivo. In passato vigeva la convinzione “chi va al mulino s’infarina”: il benessere della persona era un obiettivo ‘velleitario’. Oggi, nei Paesi dove l’evoluzione produttiva si accompagna alla democrazia, il working in comfort è passato da slogan a obiettivo. Ciò si percepisce nei contesti di recente concezione, dove l’operatore lavora sempre più con strumentazioni informatizzate. Questi contesti, tipici del terziario ma non solo, consentono più e meglio la realizzazione di ambienti e procedure di lavoro ‘a misura d’uomo’. A una condizione però: la progettazione, impegnata nel valutare aspetti tecnici, produttivi e finanziari, non deve considerare la componente ‘bios’ un mero dettaglio cui prestare qualche attenzione con interventi tardivi che comportano elevati costi, modesta efficienza e poco benessere.
Bruno Piccoli, Docente di Medicina del Lavoro – Università Cattolica del Sacro Cuore

9.55 – 10.20 Palestre, libri scolastici, badanti e baby sitter: welfare e conciliazione
Sono sempre più numerose le organizzazioni che hanno introdotto azioni di welfare aziendale. Attraverso l’offerta di servizi e strumenti di natura non monetaria l’azienda può garantire ai dipendenti e alle loro famiglie non solo la conservazione degli attuali livelli retributivi nominali ma anche l’aumento del potere d’acquisto effettivo. Ma quali sono i reali strumenti a disposizione delle aziende? Come si possono integrare con le realtà esistenti?
Federico Isenburg – Presidente, Muoversi

10.20 – 10.45 La trasformazione del benessere organizzativo in risultati economici: trends e caso Lilly
Negli ultimi anni si è registrata una crescente attenzione al miglioramento dell’ambiente lavorativo generale in azienda come elemento fondamentale per l’aumento di motivazione della propria popolazione aziendale e quindi di produttività. Sono stati quindi sviluppati nel tempo modelli di gestione ed iniziative pratiche finalizzare a rendere l’ambiente di lavoro sempre più “a misura d’uomo” ed ad offrire un ampio portafoglio di benefit, di servizi e di iniziative in continua evoluzione e miglioramento.
Nell’intervento verranno identificate le nuove frontiere del benessere organizzativo in azienda e si illustrerà come Eli Lilly sia riuscita a conciliare le iniziative di miglioramento del proprio ambiente di lavoro con le sfide originate dall’attuale contesto socio-economico.
Roberto Pedrina – Hr & Site Services Director, Eli Lilly

10.45 – 11.10 Perché lasciare che le nostre aziende se ne vadano in fumo? E’ facile smettere di fumare se sai come farlo. Allen Carr’s Easyway, una storia lunga 30 anni
Dall’individuale al sociale nei 30 anni di Allen Carr’s Easyway, il metodo più famoso al mondo per la disassuefazione dal fumo applicato alle aziende: benefici, ritorni d’investimento, risultati e testimonianze.
Francesca Cesati – Imprenditore e Terapista, Allen Carr’s Easyway International

11.10 Coffee break

11.40 – 12.05 Lo smarter working: le persone al centro dell’azienda
Il modo di lavorare è cambiato: sempre più persone trascorrono buona parte del loro tempo fuori dall’ufficio. L’aumento della flessibilità nel lavoro, determina il bisogno per le aziende di fornire ai propri dipendenti i giusti luoghi dove lavorare, gli strumenti corretti e le istruzioni idonee per utilizzarli in maniera efficiente. L’adozione dello smarter working mette al centro dell’attenzione le persone e i loro bisogni. Ci sono impiegati che lavorano da remoto, altri che lavorano in ufficio e altri ancora che sono sempre in movimento e ciascuno ha esigenze diverse affinchè possa lovorare in modo efficiente – un ambiente che possa aumentare la produttività, migliorare la collaborazione e promuovere l’innovazione per tutti i dipendenti è la sfida dei nostri tempi.
Ilaria Santambrogio
 – Marketing Manager, Plantronics

12.05 – 12.30 Benessere: Welfare e non solo…!
NTV sin dalla sua costituzione ha puntato tutto sul proprio modello di servizio. Ciò ha fatto sì che l’attenzione alle persone e la loro valorizzazione fossero punti fermi e imprescindibili nell’ambito del proprio business. Da qui la volontà e l’impegno di costruire – sin dalla sottoscrizione del Contratto Collettivo di Lavoro – un sistema strutturato di Welfare aziendale a tutto tondo, che fosse in grado di soddisfare le esigenze e le ambizioni di ciascun lavoratore, fidelizzandolo e rendendogli nel contempo la vita – professionale e privata – quanto più agevole e soddisfacente possibile.
Massimo Padovani, Responsabile Gestione Risorse Umane e Relazioni Industriali – NTV Nuovo Trasporto Viaggiatori

12.30 – 12.55 Stare bene al lavoro: un sistema di corresponsabilità
Molti sono gli elementi che concorrono al benessere di un individuo e di un gruppo e altrettanti sono i mix risolutivi in funzione delle soggettività. Cosa c’è però al cuore del benessere? Basta una palestra aziendale, una sedia ergonomica o un asilo nido? E soprattutto vi è un concetto di benessere compatibile con il vivere nelle organizzazioni complesse e, più in generale, con l’attuale mondo del lavoro?
Noi crediamo di si a patto di creare una responsabilità condivisa, tra individuo e azienda, che preveda lo spazio ed il tempo per progettare un “benessere” collettivo. Ed è di questo che desideriamo parlarvi.
Maria Rita Muci
 e Frédérique Sylvestre – PartnerBefore

12.55 Pranzo

14.00 – 14.25 PREVENZIONE = BENESSERE = PRODUTTIVITA’: attraverso questa equazione nasce un nuovo servizio alle imprese e alla comunità
Wellsalus offre una proposta di servizi integrati, basati sulla promozione della prevenzione primaria e sulla divulgazione dei corretti stili di vita. Questi servizi hanno la finalità di misurare e migliorare lo stato di salute e il benessere dei lavoratori agendo sulla consapevolezza individuale e sul miglioramento dei comportamenti quotidiani. I programmi corporate wellness offrono, a medio termine, un importante vantaggio competitivo per l’azienda in termini di produttività ed assenteismo ed allo stesso tempo rappresentano un benefit ad alto valore aggiunto per i lavoratori.
Roberto Innocenti – Amministratore e Socio Fondatore, Wellsalus

14.25 – 14.50 La correlazione tra azienda, cultura, benessere e performance
L’esperienza di un Direttore del Personale che, grazie a un’esperienza professionale sviluppata in aziende nazionali e internazionali di primaria importanza, ha potuto ‘toccare con mano’ realtà in cui il benessere organizzativo e l’ambiente di lavoro possono assumere significati e declinazioni operative molto diverse tra loro. L’obiettivo dell’intervento è quello di mettere in evidenza la correlazione tra azienda, cultura, benessere organizzativo e performance, e di trasferire quello che può essere definito ‘the smell of the place’, cioè quel particolare ‘odore’ che caratterizza inequivocabilmente ogni azienda e che influenza e condiziona i suoi dipendenti.
Mauro Trichilo – Direttore Risorse Umane, Iccrea Holding

14.50 – 15.15 L’importanza dell’ergonomia
L’ergonomia è una disciplina che si sta affermando sempre più in quanto i produttori di strumenti d’uso quotidiano hanno compreso quanto l’usabilità rappresenti un prerequisito fondamentale per la vendita. Oggi gli studi ergonomici più avanzati riguardano settori maturi come quello dell’automobile o dell’ufficio, o ancora dell’informatica e della telefonia, ma la ricerca di soluzioni user friendly si sta via via allargando ai settori più diversi, quali il tempo libero, la casa, lo sport, senza trascurare aree quali quella della disabilità. Tutto ciò però non avrebbe significato se dietro a tali proposte e ricerche non vi fosse una solida conoscenza di come l’essere umano ‘funziona’ e di come ‘funziona meglio’. In sintesi: le conoscenze ergonomiche. Per questo è nato Ergocert – spin off dell’Università di Udine – il primo ente che certifica l’ergonomia in Italia avvalendosi di disciplinari tecnici specifici e con l’utilizzo di strumenti d’avanguardia. Il tutto per dare risposte specifiche e scientifiche alla domanda di ergonomia che viene dagli utilizzatori, ma soprattutto dalle aziende produttrici che sono sempre più attente alle esigenze legate al benessere dei propri clienti.
Francesco Marcolin – Docente di Ergonomia, Università di Trieste e Udine e Amministratore Unico, Ergocert

15.15 – 15.40 Poco meno di 20 anni fa, il 19 Settembre del 1994…
Il Governo Italiano, con notevole ritardo rispetto ai tempi indicati dalla CEE, recepiva una Direttiva Comunitaria che prescriveva gli obblighi di legge a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori al videoterminale: il Famoso D.Lgs 626/94, aggiornato in seguito per poi venire unificato nel Testo Unico D.Lgs 81/08. Sono passati quasi vent’anni, la tecnologia si è evoluta in maniera impressionante ma positiva, è cambiato il modo di progettare gli spazi di lavoro, di organizzare le mansioni in modo più partecipativo, ma il rispetto della metodologia ergonomica (inserita per la prima volta nel nostro ordinamento giuridico) non ha raccolto i consensi auspicati dal Legislatore al punto che, non solo non si sono prese le misure adeguate a tutela dei lavoratori videoterminalisti ma, nella maggior parte dei casi, si è registrato un notevole peggioramento della qualità della vita lavorativa. È
stata quindi la “Cronaca di un Insuccesso Annunciato“? Si può rimediare/prevenire in maniera responsabile? Certamente sì e con un investimento davvero minimo ponendo l’Uomo al Centro del progetto organizzativo a tutela della sua salute ma anche della sua efficienza lavorativa.
Luciano Guglielmini – Country Manager Italia Grecia e Turchia,Humanscale

15.45 Estrazione premi

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