La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni

Il piano di welfare di una start up

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a cura di Daniela Rimicci

Anche nel pieno della crisi del Paese, per fortuna, ci sono aziende che nascono e si mantengono sane. 1073 persone sparse sul territorio italiano con una media sotto i 31 anni, di cui il 47% donne e 60% al centro sud. Questi i dati di una start up con cui ci siamo confrontati. Essere un’impresa giovane significa opportunità per costruire da zero progetti per i ‘clienti interni’. Come si struttura un piano di welfare in un’azienda di questo tipo? Quali i dettagli del progetto? Quali i risultati?

Durante un convegno sul tema welfare aziendale e flexible benefits organizzato da ESTE abbiamo avuto l’occasione di scambiare due battute con Massimo Padovani, Responsabile relazioni industriali e gestione del personale di NTV, player nazionale nel trasporto ferroviario medio-lungo raggio, a testimonianza che anche un’azienda in fasce può realizzare grandi progetti per i propri dipendenti.

Massimo Padovani, Responsabile Gestione HR e Relazioni Industriali di NTV
Massimo Padovani, Responsabile Gestione HR e Relazioni Industriali di NTV

Quale esigenza vi ha portato a strutturare un progetto di welfare aziendale?
In primis c’è stata la volontà dei vertici aziendali di definire e contrattualizzare con le organizzazioni sindacali questo atto di liberalità. Da qui siamo partiti con un valore economico e un’intenzione alla base, dopo di che ci siamo adoperati per stabilire nel contratto collettivo di lavoro ciò che andava garantito a tutti i lavoratori, come il pacchetto assicurativo-sanitario, ecc. In seguito abbiamo avuto un’ulteriore disponibilità economica per l’inquadramento di impiegati e quadri. La direzione del personale ha quindi iniziato la fase di ricerca di una realtà che a livello nazionale potesse supportare la definizione di un piano di welfare tramite un portale, Italo Personal, accessibile da tutti i dipendenti per l’acquisto di beni e servizi e molto altro.

Può dirci qualcosa di più rispetto al partner scelto?
Dopo un’accurata selezione abbiamo trovato nella società Muoversi di Milano il partner ideale che era in grado di rispondere in modo adeguato alle nostre specifiche esigenze. La gamma di servizi offerti è un pacchetto ‘chiavi in mano’, dal portale all’attenzione per i servizi/beni richiesti direttamente dalle nostre persone. L’attenzione al cliente interno è il tratto che contraddistingue NTV: priorità assoluta dei desideri e bisogni dei dipendenti a cui si cerca di rispondere in modo puntuale.

Ci spiega i dettagli del progetto?
Abbiamo preso coscienza che Muoversi poteva supportarci a tutti i livelli. Cito ad esempio il customer care sempre attivo via mail, via telefono e in forma ‘social’ via chat. Questa modalità di fruizione è davvero importante e sfruttata al meglio, legittimata dal numero di accessi e pagine visitate. Inoltre sul portale abbiamo la possibilità di sviluppare molte iniziative, come il concorso Miglioriamoci, il mercatino di compra-vendita Piazza Italo o, ancora, il progetto Conosciamoci per dare un volto ai colleghi di tutt’Italia e molto altro ancora in fase di ideazione.
Non si tratta quindi solo di beni e servizi di base del piano di welfare: è un progetto ad ampio respiro incentrato sulla vita delle persone, sia all’interno sia all’esterno dell’azienda. Per citare qualche dato: il sistema di welfare aziendale prevede un investimento annuo pari a 1 milione di euro con una definizione degli importi da destinare a ciascun lavoratore pari a € 800 (dal 1 gennaio 2013 € 900) per gli impiegati, € 1200 per i quadri.
Abbiamo definitivo poi i benefit di base per tutti dipendenti: polizza infortuni professionali ed extra professionali, invalidità permanente, polizza sanitaria integrativa e responsabilità civile/tutela legale. La spesa sostenuta dall’azienda per i benefit di base è quantificabile in € 550 (dal 1 gennaio 2013 € 650) per gli impiegati e € 900 per i quadri. A valle di questa spesa nasce l’esigenza aziendale di destinare gli importi restanti all’acquisto di servizi tramite un sistema di benefit individuali con misure annue pari a € 250 per gli impiegati e € 300 per i quadri.

Potremmo mettere queste idee e progetti sotto il cappello del benessere organizzativo e della persona. Quali

L'home page con tutti i servizi dedicati ai dipendenti
L’home page con tutti i servizi dedicati ai dipendenti

risultati avete ottenuto?
È proprio così. Mi piace parlare di Welfare 2.0: disporre di un portale accessibile da qualsiasi luogo dove poter ‘fare tutto’. I colleghi di tutt’Italia hanno la possibilità di cercare le convenzioni attive per acquisti di ogni genere, vendere propri beni, partecipare ai concorsi proposti, conoscere meglio le persone con cui lavorano quotidianamente a distanza. Come si evince, si tratta in primis della straordinaria possibilità di sviluppare insieme un canale di comunicazione a più binari tra azienda e persone e tra la popolazione aziendale. Dall’inizio dell’attività di NTV abbiamo lanciato due survey non relative in senso stretto al progetto di welfare ma allargate al concetto di vita in azienda. È emerso un dato interessante: il livello di soddisfazione dei dipendenti sfiora il 100%. Il risultato numerico è evidentemente una dichiarazione di un elevato senso di appartenenza e motivazione delle nostre persone. Per NTV essere ‘tabula rasa’ come ogni start up in termini di piani welfare è stata una grande opportunità per costruire tutto insieme da zero: è in questi casi che nascono le migliori idee da realizzare.

La sezione convenzioni
La sezione convenzioni

Punto indiscusso a favore è certamente la giovane età della popolazione aziendale…
Proprio così. È relativamente semplice spiegare ai giovani il piano welfare e infondere in loro la cultura dell’azienda. Abbiamo, però, a monte fatto un gradissimo lavoro di comunicazione quasi one-to-one. Personalmente ho girato l’Italia per incontrare e raccontare il nostro progetto ai lavoratori in loco, da Torino a Salerno. Cosa non facile dato che la maggior parte dei colleghi è mobile sul territorio, in stazione come a bordo dei treni e con orari flessibili per coprire i turni necessari. Ebbene: lo strumento informatico messo a disposizione è stato apprezzato e la cultura del welfare è passata. La percentuale di soddisfazione della survey parla chiaro… Le nostre persone sono motivate e stanno bene in azienda soprattutto perché consapevoli che quanto offerto nel piano è qualcosa di tangibile, cumulabile e duraturo nel tempo. Questo chiaramente genera fiducia.

Quali saranno i prossimi passi?
Italo Personal è un portale molto giovane in continua evoluzione. Per questa ragione ci confrontiamo molto spesso con i colleghi operativi per capirne le esigenze dei lavoratori, nel limite delle normative (art. 51 e art. 100 del TUIR che regolamentano la materia), e dare loro delle risposte adeguate. Abbiamo però tanta voglia di voglia di fare: in questo sistema di welfare ci crediamo molto a tutti i livelli aziendali. La priorità è analizzare le necessità della popolazione aziendale che sono in continuo cambiamento in funzione del periodo, della famiglia e del tipo di lavoro. Tra le imminenti novità, l’intenzione dell’azienda è quella di dare a ciascun lavoratore la possibilità di convertire, su base volontaria, il premio di risultato contrattualizzato in ‘welfare’ spendibile attraverso il portale. Il sito Italo Personal è e sarà in continua evoluzione: dai viaggi di piacere all’abbonamento per il trasporto pubblico locale, e tante altre iniziative. Abbiamo fatto molto fino a oggi e continueremo a ideare e proporre novità in favore del benessere delle nostre persone e, quindi, dell’azienda. Eventi come il convegno organizzato da ESTE sono interessanti e dovrebbero essere più frequenti, affinché anche le aziende medio, medio-piccole riconoscano il valore di un piano di welfare strutturato e continuativo, per l’azienda e per le sue persone.

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