La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni

Tavola Rotonda: La cura della persona e dell’ambiente di lavoro – Parte 1

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Migliorare le condizioni di lavoro delle persone che fanno parte delle nostre organizzazioni. Questo il tema che abbiamo affrontato nel corso di una tavola rotonda lo scorso 28 novembre e Milano. Un tema di grande attualità, perché se è vero che il benessere rappresenta un’opportunità di crescita per le organizzazioni, è anche vero che in periodi come questo dove il comune denominatore è la riduzione dei budget, coniugare benessere con scarsità di risorse diventa una sfida. Di questo abbiamo parlato nel corso del nostro pomeriggio, cercando di capire quali sono le esigenze delle aziende e quali le soluzioni che il mercato offre.

 

Ridefinire il concetto di benessere
Con i cambiamenti intervenuti negli ultimi 24 mesi nel contesto economico esterno, le aziende hanno dovuto ridefinire il concetto interno di benessere aziendale e dei propri dipendenti. Loretta Chiusoli, Group Hr Director di Crif, ci racconta dei progetti realizzati da Crif ha negli ultimi 10 anni per attivare e sviluppare un concetto di people satisfaction. “Il concetto è stato promosso innanzitutto con la realizzazione (biennale) di una survey interna sulla soddisfazione delle persone che lavorano in azienda, poi con la realizzazione di strumenti di appraisal/rewards progettati al fine di garantire opportunità di crescita e riconoscimento chiare in termini di accessibilità e funzionamento; infine con la realizzazione di un servizio interno (Crif4you) orientato alla promozione di servizi rivolti ai dipendenti per il miglioramento del work life balance. Con la crisi economica che ha investito il mondo finanziario e inevitabilmente

Loretta Chiusoli
Loretta Chiusoli, Group HR Director di Crif

Crif (in qualità di partner/fornitore primario delle realtà bancarie/finanziarie), il concetto di benessere e people satisfaction è stato rivisitato. L’approccio tattico è nato dalla speranza di veder ripartire nel breve l’economia e di non dover affrontare cambiamenti strutturali ma solo scelte tattiche per far fronte a una fase congiunturale difficile. A distanza di due anni dall’inizio della crisi, l’approccio tattico sta diventando a tutti gli effetti poco gestibile e poco sostenibile, poiché si stima ancora per il 2013 un anno difficile e più in generale non si ipotizza un recupero nel medio periodo delle transazioni e degli scambi commerciali venuti meno negli ultimi 24 mesi”.
Quindi come fare? Cosa fare? “Crif sta riformulando il concetto di benessere aziendale su nuovi concetti e nuovi significati. Come Hr crediamo che il primo obiettivo di una azienda sia formulare una visione e uno scopo condivisibile dai dipendenti; quindi la prima cosa non è garantire sempre la stessa visione ma fornire una visione positiva del domani e un obiettivo verso il quale convogliare le energie delle persone, anche se i presupposti dello scopo comune cambiano nel tempo. Quindi per prima cosa abbiamo intrapreso iniziative di comunicazione interna basate su una chiara rappresentazione del contesto economico e delle attuali (scarse) opportunità offerte dal mercato italiano; questo messaggio si è accompagnato da una visione positiva dei mercati esteri. Infatti, nonostante il mercato italiano rappresenti per CRIF ancora il 70% dei ricavi, CRIF ha intrapreso da tempo una fase di sviluppo ed espansione all’estero che ci ha permesso di mettere il tema della globalizzazione al centro delle nuova sfida. La forte internazionalizzazione che caratterizza l’azienda ha permesso di porre il focus della nuova sfida sui seguenti temi: la capacità di diventare realtà globale e di costruire meccanismi interni collaborazione a livello globale; la capacità di cogliere opportunità all’estero; la capacità di interagire con contesti diversi da quello italiano e di sviluppare competenze per gestire la diversità. Su questi temi l’azienda ha costruito una nuova visione e una nuova sfida da condividere con i dipendenti. Aver cambiato prospettiva ci ha consentito di allargare la visione di tutti e l’aver allargato il campo di gioco ha permesso di riattivare meccanismi interni di motivazione e nuova energia. Al tema della globalizzazione se ne è aggiunto da tempo uno nuovo legato alle attività di M&A. Da tempo l’azienda sta scegliendo di crescere attraverso l’acquisizione di piccole realtà esterne, pertanto la sfida dell’integrazione delle nuove realtà e la capacità di creare una meta-cultura aziendale, in grado di integrare culture diverse nel rispetto dei valori fondanti dell’azienda e in grado di abbandonare una visione locale (prevalentemente italiana), sta diventando una frontiera molto interessante. Sul piano pratico dei tool HR, ad oggi stiamo tentando di difendere i sistemi implementati anni fa quando ancora si respirava area di crescita in Italia… quindi sistemi premianti piuttosto oggettivi/quantitativi rivolti a tutti, sistemi di feedback a 360° rivolti a tutti, piani formativi estesi. Questa scelta di investimento su tool HR in fasi di forte stasi (assenza di turnover sul mercato italiano) non è stata facile e non è stata sempre difendibile. Ciò che ci ha aiutato è stato mettere in evidenza la complessità/l’articolazione di relazioni e interazioni che un’azienda via via globale sviluppa al suo interno e come questa situazione richieda un sistema strutturato di governo e formalizzazione di tali relazioni. Se negli anni passati i sistemi di appraisal servivano per sostenere lo sviluppo dei giovani colleghi inseriti e per creare commitment, oggi, in assenza di turnover e di stasi del mercato italiano, servono prevalentemente per gestire la complessità e creare una cultura condivisa in ogni area geografica. Infine un tema rilevante sul quale ancora investiamo è il tema dei servizi ai dipendenti; su questo punto non abbiamo e non vogliamo perdere la spinta creativa e innovativa che da sempre ci caratterizza. I due interventi sono stati la creazione di una grande area ristoro dove i dipendenti trovano pasti biologici a prezzi convenzionati e uno spazio da poco ristrutturato e adibito a palestra aziendale. Per concludere lanceremo a brevissimo un piano di welfare aziendale con il quale i dipendenti potranno scegliere di ricevere parte del bonus economico sotto forma di copertura dei costi di servizi dai dipendenti stessi acquistati (es retta degli asili/scuole; corsi di formazione/ polizze sanitarie…) con significativi vantaggi in termini di riduzione degli impatti fiscali e previdenziali”.

Migliorare, con azioni concrete, la vita dei dipendenti.
Nell’ultimo lustro AMC, in Italia e in Spagna, ha avviato un progetto rivolto al miglioramento costante delle condizioni di lavoro delle risorse umane, sia nell’ottica ambientale sia soprattutto, migliorando aspetti personali di miglioramento della qualità della vita.
“Tutto ciò –ci racconta Vincenzo Criscitelli, Hr Manager di AMC Italia– sposando il principio che se le persone vengono al lavoro serene sono motivate, il cliente è soddisfatto e l’azienda ne trae benefici. E se l’azienda ne trae benefici ha maggiori risorse economiche da investire nel miglioramento delle condizioni dei propri dipendenti. Già con il rinnovo del contratto integrativo aziendale del 2008 abbiamo introdotto due istituti molto apprezzati. Il primo è consistito nell’erogare ai dipendenti prestiti di denaro ad un tasso di interesse bassissimo (50% del T.U.S.) con la possibilità di restituzione del debito anche in 36 mesi con trattenuta diretta dallo

Vincenzo Criscitelli
Vincenzo Criscitelli, HR Manager di AMC Italia

stipendio: il fatto di poter contare su questo aiuto ha dato alle persone maggior tranquillità in caso di necessità sapendo, inoltre, di non veder lievitare il proprio debito con l’applicazione dei tassi praticati dalle banche o dagli enti di credito al consumo. Il fatto che ad oggi circa il 20% dei dipendenti ha in corso un prestito con l’azienda dà la misura, oltre che dello stato di crisi che attraversiamo, anche di quanto quest’istituto sia apprezzato. Inoltre abbiamo creato un Cral Aziendale che, come associazione no profit, con il contributo dell’azienda eroga gratuitamente ogni anno ai dipendenti momenti ricreativi, organizza gruppi di acquisto di generi alimentari, oppure concorre alle spese delle rette scolastiche e/o acquisto di libri ed altre iniziative di carattere collettivo. Con il rinnovo contrattuale del 2012, infine abbiamo dato rilevanza a due aspetti ben precisi. Il primo è stato quello di dare all’orario di lavoro la massima flessibilità possibile. Premesso che il 65% della nostra forza lavoro è composta da donne, quasi tutte madri o, in alcuni casi, nonne, abbiamo concesso una flessibilità in entrata di due ore, la possibilità di articolare la giornata di lavoro da 7 a 9 ore, con la possibilità di avere ore di lavoro a credito o debito in una apposita ‘banca ore’ da cui poter attingere, alla bisogna, ore per il disbrigo di attività familiari. In aggiunta, per responsabilizzare ulteriormente le risorse nella gestione del proprio orario di lavoro, abbiamo creato un portale in cui le stesse possono programmare con anticipo la calendarizzazione dei riposi compensativi, dei permessi e delle ferie. Il secondo aspetto su cui si è posta attenzione è stato il maggiore coinvolgimento dei dipendenti sugli obiettivi aziendali. Pertanto, abbiamo voluto strutturare un premio di risultato che non verrà più pagato su obiettivi aziendali annuali ma trimestrali; così facendo le persone sono costantemente aggiornate sull’andamento economico e sugli obiettivi di breve periodo della società”.

Un momento della discussione
Un momento della discussione

La meditazione come forma di benessere
Un numero crescente di aziende e professionisti utilizzano un metodo efficace per prevenire lo stress e migliorare il benessere e la produttività sul lavoro: la tecnica di Meditazione Trascendentale proposta dalla Formazione Maharishi. È un dato confermato: lo stress dei lavoratori può ostacolare seriamente la crescita di un’azienda. Più che un obbligo di legge o un dovere etico, prendersi cura del benessere dei dipendenti può essere la chiave per assicurare alle aziende la crescita in una fase così critica come quella attuale.

Roberto Baitelli
Roberto Baitelli, responsabile didattico Italia Formazione Maharishi

“Le problematiche del lavoro –assenteismo, errori e incidenti, mancanza di innovazione, ridotta capacità dei dirigenti, conflittualità, diminuzione della produttività e decrescita– sono i rami di una stessa pianta, ci racconta Roberto Baitelli, Responsabile Didattico Italia di Formazione Maharishi. Possiamo potare e dare una forma specifica ai rami, ma la loro vitalità dipende dalle radici. Nutrire le radici fornisce alla pianta la forza necessaria per crescere e dare frutti. Nel nostro caso le radici sono rappresentate dalla capacità dell’individuo di utilizzare il proprio potenziale interiore di intelligenza e creatività, dalla sua stabilità e resilienza alle situazioni di stress. Secondo gli scienziati queste qualità dipendono dal funzionamento ottimale del cervello. Integrazione cerebrale significa che le varie aree del cervello, ognuna delle quali ha un compito specifico, sono pienamente funzionanti e comunicano tra loro. Gli studi scientifici indicano che la Meditazione Trascendentale, una tecnica naturale, semplice e priva di connotazioni filosofiche o religiose, sviluppa velocemente l’integrazione cerebrale. La maggiore efficacia cerebrale si traduce automaticamente in benessere e successo sul lavoro. Lo stress diminuisce, migliorano la salute fisica e psicologica a tutti i livelli, aumenta l’autostima. Migliorano i rapporti interpersonali, la capacità di lavorare in modo efficace e con soddisfazione. Crescono la leadership, le capacità decisionali ed esecutive dei dirigenti. Centinaia di studi scientifici indicano che il connubio tra meditazione e lavoro è una soluzione pratica. Molti lavoratori soffrono di malattie legate allo stress, come l’ipertensione e altri disturbi cardiovascolari, che sono aggravati da abitudini come il fumo e il consumo di alcol, a loro volta stimolate dallo stress. Secondo il Dottor Mehmet Oz, uno dei più apprezzati cardiochirurghi americani, la tecnica di Meditazione Trascendentale è un valido metodo per la prevenzione di questi problemi. Le ricerche dimostrano che la tecnica ha un impatto su situazioni che sembravano impossibili da cambiare. Da sola può ridurre in modo significativo la pressione del sangue, il colesterolo, l’arteriosclerosi, l’obesità, il rischio di ictus e persino il tasso di mortalità per malattie cardiovascolari. Ma i benefici sono molti di più. Diminuiscono ansia, depressione, insonnia, disturbi della digestione, malattie psicosomatiche, sintomi dello stress post traumatico. I risultati sono così incoraggianti che il NIH – National Institutes of Health ha già investito venticinque milioni di dollari per ricerche sugli effetti della Meditazione Trascendentale sulla salute. La maggior parte dei problemi di ogni organizzazione sono di carattere umano. La qualità delle persone, la loro capacità rapportarsi tra di loro e di portare soluzioni invece di problemi, può decidere del futuro dell’azienda. Affrontare la questione attraverso palliativi che vogliono dare qualche sollievo e migliorare aspetti specifici non crea una struttura che sostiene il benessere e l’efficacia. La Formazione Maharishi va oltre: risveglia quell’area nel profondo della persona che è benessere totale. Crea quella condizione naturale che permette alle qualità che, come semi latenti, dormono dentro di noi, di fiorire spontaneamente giorno dopo giorno. Quando si coltiva un cambiamento profondo che mira al miglioramento della persona, il mutamento che ne deriva investe tutti i livelli: fisico, emotivo, di efficienza del lavoro, di resistenza allo stress… Le prospettive che si aprono investono dunque il benessere e la crescita dell’individuo, l’equilibrio work/ life, l’innovazione e la crescita dell’azienda, per citare alcuni aspetti. Oprah Winfrey, imprenditrice e giornalista americana, ne è testimone. I 400 dipendenti della Harpo, la casa di produzioni multimediali da lei fondata hanno imparato la Meditazione Trascendentale. “Tutti in azienda meditano alle nove del mattino e alle quattro e mezza del pomeriggio. Non importa cosa succede intorno, ci fermiamo e meditiamo” ha detto Oprah. “Non puoi immaginare cos’è successo all’interno dell’azienda. Persone che soffrivano di emicrania non ne soffrono più. Molti ora dormono meglio. Sono migliorati anche i rapporti interpersonali, ora le persone interagiscono meglio le une con le altre. È fantastico”. Una testimonianza, questa, che è bene tendere in considerazione”.

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