La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni

Autore: Francesco Venier

La bibliografia completa

Amabile T., Kramer S. (2011), The Progress Principle: Using Small Wins to Ignite Joy, Engagement, and Creativity at Work, Harvard Business Press, Boston, MA.

Andriopoulos C., Lewis M. W. (2009), Exploitation-exploration Tensions and Organizational Ambidexterity: Managing Paradoxes of Innovation, Organization Science, 20(4), 696-717.

Bennett N., Lemoine J. G. (2014), What a Difference a Word Makes: Understanding Threats to Performance in a VUCA World, Business Horizons, 57 (3), 311-317. Leggi tutto >

Questo articolo esplora in che modo le possibilità offerte dalle tecnologie digitali e la relativa trasformazione del business model influenzino le regole della competizione tra imprese.

L’impatto è notevole sia al livello più alto delle scelte aziendali, quelle relative al business model, sia al livello immediatamente inferiore, che riguarda l’attività di gestione strategica e i framework che la guidano.

L’articolo si apre con l’osservazione che i driver del vantaggio competitivo si sono evoluti nel tempo al punto che oggi il successo di lungo termine dell’impresa dipende dalla capacità di innovazione dei suoi modelli di business.

Ciò ci porta a effettuare un’analisi della letteratura sul business modeling che ci permette di identificare due approcci fondamentali: quelli statici, dominanti in letteratura, e gli approcci dinamici, più adatti a fornire regole di progettazione organizzativa adeguate all’economia digitale.

L’approccio dinamico al business modeling si riflette anche sull’evoluzione della ricerca e della pratica in ambito strategico Leggi tutto >

Grazie all’uso delle tecnologie sociali (Chui et al., 2012), i nativi digitali e i migranti digitali (Bennett, Maton, Kervin, 2008; Marzo e Braccini, 2016; Prensky, 2001) stanno sviluppando numerose nuove competenze che possono essere sfruttate anche nel lavoro. L’insieme di queste competenze costituisce la digital fluency (Briggs, Makice, 2011), definita come “l’abilità di raggiungere i risultati desiderati mediante l’utilizzo della tecnologia”, una meta-competenza che va ben oltre la semplice conoscenza di alcuni programmi e applicazioni (digital literacy). Coloro che sono digitally fluent hanno la capacità di manipolare digitalmente informazioni, sviluppare idee e utilizzare la tecnologia per raggiungere obiettivi strategici (Hsi, 2007).

Due recenti report di ricerca (Bughin et al., 2016; Manyika et al., 2015) mostrano come la digital fluency, in quei lavori chiamata digital deepening, sia il principale fattore che spiega l’aumento di produttività nei diversi settori dell’economia. Per gli autori siamo difronte a

un nuovo digital divide, non più tra imprese digitalizzate e non digitalizzate ma, all’interno delle imprese digitalizzate, tra imprese digitally fluent, che prosperano, e le altre che si limitano a sopravvivere. Leggi tutto >

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