La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni

BenEssere – Milano 2013

Martedì 26 febbraio 2013 si è svolta, presso l’hotel Michelangelo di Milano, la prima tappa dell’edizione 2013 del convegno BenEssere – La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni.
L’evento, nato nel 2012 dalla sinergia del mondo delle risorse umane e quello della progettazione degli spazi di lavoro, ha l’obiettivo di mettere a confronto esperienze e competenze di Direttori del Personale, Responsabili Organizzazione e Facility Manager.

Il programma della giornata si è articolato in quattordici momenti informativi ed è stato declinato secondo due diversi aspetti: da un lato la Persona in azienda e dall’altro l’Ambiente di lavoro. Si è cercato di affrontare l’argomento del convegno a 360 gradi: dal benessere nelle organizzazioni all’ergonomia della postazione di lavoro, dallo smarter working all’igiene sul luogo di lavoro, e così via.
Oltre agli interventi delle aziende sponsor si è voluto anche ascoltare il punto di vista delle aziende utenti, con le testimonianze di adidas, ATM, Mattel e Osram, quattro casi di eccellenza nel panorama aziendale italiano per quanto concerne tematiche di benessere organizzativo.
 

I NUMERI

514 iscritti (tra pre-iscritti e nuove iscrizioni registrate in loco)
323 aziende ed enti rappresentati
298 presenti
58% la redemption tra iscritti e partecipanti effettivi

LEGGI LA RELAZIONE CONCLUSIVA

 

IL VIDEO DEL CONVEGNO

 

L’AGENDA DELLA GIORNATA

8.30 Registrazione

9.10 Benvenuto

9.15 – 9.30 Migliorare la qualità del lavoro, il clima e i risultati in azienda, si può
Cos’è lo Yoga della Risata? Cos’ha in comune con il mondo del lavoro? C’è una stretta correlazione tra la pratica di questa disciplina e i benefici e vantaggi che si possono ottenere in azienda. Lo Yoga della Risata riduce la pressione dello stress, svuota la mente, permette di affrontare le situazioni più difficili con maggior serenità e presenza. Lo Yoga della Risata rende il clima in azienda migliore, le persone comunicano di più tra loro, collaborano, si ammalano meno, vengono in ufficio con più voglia e pronti a dare il meglio di sé.
Ricerche, indagini e verifiche sul campo lo confermano: grazie a questa disciplina, migliorare la qualità del lavoro, il clima e i risultati in azienda, si può.
Davide Giansoldati – Imprenditore e Insegnante di Yoga della Risata

9.30 – 9.55 Palestre, libri scolastici, badanti e baby sitter: welfare e conciliazione
Sono sempre più numerose le organizzazioni che hanno introdotto azioni di welfare aziendale. Attraverso l’offerta di servizi e strumenti di natura non monetaria l’azienda può garantire ai dipendenti e alle loro famiglie non solo la conservazione degli attuali livelli retributivi nominali ma anche l’aumento del potere d’acquisto effettivo. Ma quali sono i reali strumenti a disposizione delle aziende? Come si possono integrare con le realtà esistenti?
Federico Isenburg
 – Presidente, Muoversi

9.55 – 10.20 L’igiene sul lavoro: 1° vettore del benessere negli uffici
In media un dipendente su 5 contrae una qualche forma di influenza sul luogo di lavoro dai colleghi e più della metà di loro rimane a casa in malattia. L’assenteismo rappresenta un costo reale per l’azienda incidendo sulla produttività. Come ridurre l’assenteismo? Avere un impatto sulla salute e il benessere degli impiegati è possibile attraverso la messa in pratica di un programma completo che comprende un’analisi sul campo, una comunicazione creativa e una corretta sensibilizzazione del lavoratore. Quali sono i benefici che derivano da una corretta implementazione del programma? Come sensibilizzare i lavoratori al cambiamento delle abitudini?
Lorenzo Vaira – Trade Marketing Associate, Kimberly Clark

10.20 – 10.45 Legàmi: nodi e intrecci fra benessere, produttività e retention
L’attenzione al benessere dei collaboratori produce ritorni positivi. Ma è sempre vero? Quali condizioni possono col-legare positivamente interventi sul work life balance, tensione al conseguimento dei risultati e sostenibilità nel tempo delle pratiche adottate? E quale tipo di benessere va privilegiato?
Casi e spunti della vita aziendale possono illustrare meglio qualche ipotesi. Cominciando dall’assunto che ogni scelta efficace passa per il coinvolgimento attivo dei collaboratori.
Sandro Crestani – Responsabile Risorse Umane, Osram

10.45 – 11.10 “Mens sana in corpore sano?”: lo predicano da parecchio tempo ma sembra entrare nello stile di vita di pochi – perché?
Space Work sviluppa ogni tipo di attività, sia all’interno della struttura che all’esterno verso i clienti, tenendo come centrale l’impatto che il benessere organizzativo ha sull’efficienza dei suoi manager: la gestione dello stress e dei tempi di recupero; l’aspetto delle dinamiche fisiche come direttamente collegate alla performance professionale. Una giusta alimentazione, una costante attività sportiva per mantenersi nel tempo efficienti e non solo; l’importanza di avere stimoli verso l’attività anche in età avanzata, per mantenersi giovani mentalmente e fisicamente, l’importanza dell’alimentazione come stimolazione dell’attività endocrina e dell’attività fisica non esagerata come fonte di energia.Il manager non è un cervello inserito in un contenitore da trasporto (corpo umano) ma è un essere fisiologico di cui tutte le funzioni devono essere preservate allo scopo di difendere più a lungo possibile il bene principale che è la vita . Tipico del manager è il pensiero che il benessere psicofisico sia un elemento accessorio non indispensabile al punto da massacrarsi con cattive abitudini ed esporsi a rischi anacronistici in relazione alla corsa sfrenata verso il tutto e subito.
Dorika Franchini – Presidente, Space Work

11.10 – 11.40 Coffee break

11.40 – 12.05 Stare bene al lavoro: un sistema di corresponsabilità
Molti sono gli elementi che concorrono al benessere di un individuo e di un gruppo e altrettanti sono i mix risolutivi in funzione delle soggettività. Cosa c’è però al cuore del benessere? Basta una palestra aziendale, una sedia ergonomica o un asilo nido? E soprattutto vi è un concetto di benessere compatibile con il vivere nelle organizzazioni complesse e, più in generale, con l’attuale mondo del lavoro ?
Noi crediamo di si a patto di creare una responsabilità condivisa, tra individuo e azienda, che preveda lo spazio ed il tempo per progettare un “benessere” collettivo. Ed è di questo che desideriamo parlarvi.
Maria Rita Muci e Frédérique Sylvestre – Partner, Before

12.05–12.30 Lo Smarter Working
Il modo di lavorare è cambiato: sempre più persone trascorrono buona parte del loro tempo fuori dall’ufficio. L’aumento della flessibilità nel lavoro, determina il bisogno per le aziende di fornire ai propri dipendenti i giusti luoghi dove lavorare, gli strumenti corretti e le istruzioni idonee per utilizzarli in maniera efficiente.L’adozione dello smarter working tiene in considerazione i bisogni di tutti gli impiegati (sia quelli che lavorano da remoto, sia quelli che lavorano in ufficio) e le loro diverse esigenze per creare un ambiente di lavoro efficiente – un ambiente che possa aumentare la produttività, migliorare la collaborazione e promuovere l’innovazione per tutti i dipendenti. Philip Vanhoutte, Senior VP and Managing Director E&A di Plantronics fornirà dettagli relativi all’efficacia dello smarter working all’interno degli attuali ambienti di lavoro che sono in continua evoluzione.
Philippe Vanhoutte – Managing Director EMEA, Plantronics

12.30–12.55 Wellness Organizzativo: il caso Mattel
Dall’unione tra le strategie HR e i bisogni espressi dai dipendenti Mattel è nato “Mattel per Te”, un programma integrato di wellness organizzativo che fornisce soluzioni pratiche, immediate e tangibili. Tra i bisogni espressi dalle nostre persone: recuperare l’equilibrio tra vita professionale/ vita privata e ridurre lo stress sul posto di lavoro. Lavorando su questi bisogni e collegandoli alle strategie aziendali si può ottenere un programma di iniziative efficace che influisce positivamente sul clima e contribuisce a migliorare la performance!
Annalisa Sala – Direttore Risorse Umane, Mattel

12.55–13.20 Perché lasciare che le nostre aziende se ne vadano in fumo? E’ facile smettere di fumare se sai come farlo. Allen Carr’s Easyway, una storia lunga 30 anni
Dall’individuale al sociale nei 30 anni di Allen Carr’s Easyway, il metodo più famoso al mondo per la disassuefazione dal fumo applicato alle aziende: benefici, ritorni d’investimento, risultati e testimonianze.
Francesca Cesati – Imprenditore e Terapista, Allen Carr’s Easyway International 

13.20–14.30 Pranzo

14.30–14.55 Il benessere acustico nei luoghi di lavoro: come l’acciaio può sfidare il silenzio
Mantenere il rumore ad un livello accettabile negli uffici è sempre più una sfida. Gli open space permettono alle aziende di recuperare spazi e di facilitare lo scambio di informazioni tra i dipendenti. Ma in molti casi queste configurazioni rendono difficile la concertazione a causa dei rumori di sottofondo. Lavorare in un ambiente rumoroso può rallentare il lavoro e portare altri svantaggi come: minor produttività, stanchezza, stress, mal di testa, bassa concentrazione e poca creatività. È quindi importante utilizzare soluzioni adeguate per mantenere alta la produttività e lavorare in un ambiente confortevole.
Andrea Perini – Sales & Marketing Manger, SAGSA

14.55–15.20 L’organizzazione e le strategie di una grande azienda che investe su politiche sociali per il benessere del personale innovative e sviluppate in chiave sistemica
Precise scelte strategiche e un modello organizzativo ad hoc sono alla base delle azioni promosse e sviluppate da ATM per una “qualità della vita professionale delle sue persone”. Importanti gli investimenti culturali e valoriali, le competenze interne dedicate e le risorse economiche allocate. Valorizzazione delle diversità dei propri collaboratori, sostegno del legame tra dipendenti e famiglie, supporto alla paternità, percorsi di leadership al femminile, ma anche processi di ri-qualificazione professionale di persone con problemi di salute, sono alcune delle nuove leve motivazionali e opportunità tra organizzazione e persone, nella costruzione di un nuovo legame. Affrontare in modo proficuo il proprio ruolo professionale investendo energie personali e rinvenire in questa esperienza una fonte significativa per lo sviluppo personale, è fonte di successo per la persona, per l’impresa e per società’ stessa.
Vedremo quindi come è possibile realizzarlo in un’azienda di oltre novemila persone, dislocate su oltre venti depositi differenti e a presenza principalmente maschile.
Simona Zandonà – Responsabile Servizi alla Persona e Benessere Organizzativo, ATM

15.20–15.45 La dimensione sociale del progetto ufficio
Come stimolare la produttività e la creatività in azienda? Come trasformare il rapporto con il luogo di lavoro in una filosofia di vita? La qualità dell’ambiente di lavoro è uno dei fattori differenziali per aumentare sia le prestazioni individuali che quelle dell’organizzazione. In quest’ottica la pianificazione degli spazi deve interpretare le dinamiche dell’azienda, confrontandosi con modelli di business che richiedono scenari più dinamici, oltre che nuovi valori sociali.
Paola Cecco – Architetto e Giornalista, Officelayout

15.45–16.10 Live in Balance: quando i valori aziendali incontrano la vita quotidiana
Dalla ridefinizione dei valori aziendali in cui il worklife balance assume sempre più l’accezione di Live in Balance, allargando il concetto non solo al bilancio vita privata – vita professionale, ma al vivere sociale, etico, responsabile, adidas ripercorre le iniziative legate al progetto “Live in Balance” che spaziano dalla creazione di una gym dedicata ai dipendenti alla realizzazione di corsi di formazione per tutti sulla gestione del benessere individuale.
Daniela Pirro – HR Director South Italy, adidas Italy S.p.A.

16.10–16.35 Guardiamoci Dentro!
Il titolo è stato ispirato dal Prof. Bruno Piccoli dell’Università Cattolica di Roma, secondo cui l’Ergonomia nasce, e si è storicamente sviluppata, per essere antropocentrica. Di questo si tiene conto nel trattare un tema particolarmente attuale: il lavoro d’ufficio, sempre più caratterizzato da un continuo contatto con un computer che per molte ore condiziona e determina comportamenti, azioni e pulsioni. Un opportuno “Guardiamoci Dentro”, nel senso più ampio del termine. Durante la configurazione di nuovi uffici, raramente si pone l’uomo al centro del percorso progettuale, per non parlare di quelli di vecchia concezione, dove l’uomo è spesso abbandonato ai suoi disagi operativi senza una adeguata tutela a favore della sua salute e del suo rendimento. Investire in una postazione di lavoro ergonomica non è un costo, ma un beneficio talmente palese che si percepisce all’istante e che assicura minore affaticamento e una migliore qualità della vita anche al di fuori delle lunghe giornate di lavoro. Nonostante gli obblighi legislativi, tuttavia, la storica e negativa teoria secondo cui “curare costa meno che prevenire“ resiste nel tempo, come una sorta di disimpegno colposo. Ma uno dei primi insegnamenti dati ai giovani medici consiste nel raccomandare che la terapia non peggiori la malattia e allora perché non incominciare a pensare che anche una responsabile applicazione della metodologia ergonomica, in fase progettuale, possa essere definita una ottima terapia?
Luciano Guglielmini – Country Manager, Humanscale

16.35 Estrazione premi

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