La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni

Il panorama nazionale della consulenza professionale alle imprese per la costruzione di Piani di
welfare aziendale (Pwa) si arricchisce di una nuova importante realtà: Valore Welfare Srl. La società è stata fondata da due manager esperti di welfare aziendale: Antonio Manzoni, Managing Partner e Giovanni Scansani, Amministratore Unico.
Un numero crescente d’imprese italiane, non solo di grandi dimensioni, sta adottando politiche di management delle risorse umane che includano l’adozione di piani di welfare aziendale strutturati.
Le recenti innovazioni introdotte dalla legge di Stabilità 2016 hanno ampliato gli spazi di manovra della contrattazione ed esteso la defiscalizzazione dei programmi di welfare aziendale che costituiscono un terreno fertile per lo sviluppo degli interventi di sostegno alla conciliazione vita lavoro e, più in generale, per assicurare la tenuta del potere d’acquisto dei lavoratori in relazione a specifici ambiti della domanda di beni e servizi (tra questi: il pagamento delle rette degli asili nido, dei libri di testo scolastici, dei servizi di assistenza domiciliare, ma anche di palestre, viaggi, check-up medici e servizi di baby sitting).
Il tratto fortemente distintivo di Valore Welfare, sottolinea la società, sta nel carattere indipendente dell’attività di advisory esercitata (non essendo collegata a imprese attive come provider di servizi di supporto per la gestione delle iniziative di welfare in azienda) e nel rigoroso approccio metodologico che enfatizza la portata strategica dei Piani di Welfare Aziendale associandola a consolidati strumenti di analisi dei risultati che le aziende possono conseguire grazie agli interventi proposti.
I fondatori di Valore Welfare, con la nuova società intendono colmare un gap sinora esistente nel settore e consentire alle aziende italiane di avvalersi di un punto di vista realmente oggettivo nella definizione delle iniziative più utili per dare concrete risposte ai nuovi e ai tradizionali bisogni dei lavoratori e delle loro famiglie. Leggi tutto >

Edenred ha reso noti i risultati della settima edizione del ‘Barometro Food’, indagine sulle abitudini dei lavoratori in pausa pranzo condotta da FOOD, consorzio pubblico-privato europeo coordinato da Edenred che ha lo scopo di sensibilizzare dipendenti e ristoratori sui vantaggi di una dieta salutare e bilanciata.
La ricerca 2015, effettuata in sette Paesi europei (Belgio, Francia, Italia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna e Portogallo), rivela una crescente attenzione dei lavoratori a una dieta equilibrata. Ecco alcuni high-lights sull’Italia emersi dallo studio.
Un lavoratore italiano su due gradirebbe che la sua azienda favorisse lo svolgimento di attività fisiche, e il 22% pensa che la società dovrebbe incoraggiare l’utilizzo delle scale al posto dell’ascensore. Riguardo all’alimentazione il 38% degli intervistati desidera trovare in ufficio o in fabbrica frutta fresca, il 23% vorrebbe che l’azienda fornisse dei consigli nutrizionali e il 22% gradirebbe addirittura i consigli di un dietologo. Un quarto degli intervistati italiani, inoltre, vorrebbe nella propria impresa una ‘break room’.
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OD&M Consulting, società specializzata in HR Consulting di Gi Group, ha appena pubblicato il Rapporto Welfare 2015, frutto di due web survey sul tema: una B2B, che ha coinvolto 112 imprese, l’altra B2C, che ha visto la partecipazione di oltre 300 lavoratori appartenenti a diverse tipologie di aziende.
Lo studio ha permesso di rilevare cosa pensano le aziende che stanno valutando l’implementazione di un piano di welfare aziendale e quelle che ne hanno già sperimentato l’utilizzo, identificando le diverse modalità di approccio e di gestione.
La scelta di effettuare l’analisi sui due differenti panel, aziende e lavoratori, ha permesso di evidenziare parallelismi e disallineamenti rispetto alla percezione che aziende e dipendenti hanno del tema e, in base ai risultati emersi, sono state identificate delle best practice.
“Per welfare aziendale – ha fatto sapere Miriam Quarti, Senior Consultant di OD&M – intendiamo la gestione integrata delle iniziative e dei servizi che le aziende mettono in atto, sia per autonoma decisione sia per accordo con le rappresentanze sindacali, al fine di venire incontro alle esigenze dei lavoratori e dei loro famigliari in differenti ambiti: dall’assistenza sanitaria alla necessità di cura dei figli, dall’accesso al credito fino al tempo libero. Alcuni di questi servizi sono soggetti a regolamentazione del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) e, implementandoli in azienda, è possibile usufruire di agevolazioni fiscali. Il welfare aziendale parte dall’assunto che, se ogni persona vive meglio le proprie giornate sul posto di lavoro, migliora il clima aziendale e il beneficio individuale tende a diventare benessere collettivo, con conseguente aumento del livello di produttività aziendale.”
Il welfare aziendale va dunque considerato all’interno di un più ampio concetto di total reward, nel quale rientrano anche ambiti come la compensation, lo sviluppo e la formazione, l’ambiente di lavoro. In tale accezione, si tratta di un’importante leva per la gestione strategica delle risorse umane, volta ad attrarre, trattenere e motivare le persone in azienda. Leggi tutto >

La crisi fiscale dello Stato e l’allargarsi della forbice tra risorse disponibili e ampliamento della gamma dei bisogni sociali hanno palesato il carattere entropico della crisi del welfare state tradizionale, di tipo redistributivo e occupazionale. Un sistema che è sempre più minato da squilibri riguardanti i diversi capitoli di welfare e le differenti situazioni occupazionali, tanto da non riuscire più a svolgere quel ruolo di sostegno per cui era nato.
Sempre più spesso si sviluppano programmi di protezione e investimenti sociali a finanziamento non pubblico. Tali esperienze – di ‘secondo welfare’coinvolgono una vasta gamma di attori economici e sociali – imprese, sindacati, enti locali, organizzazioni del terzo settore –, che si affiancano agli enti pubblici nel rispondere agli emergenti bisogni sociali dei cittadini. Leggi tutto >

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