La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni

È proprio vero che non siamo in grado di comprendere che cosa sia il benessere? L’articolo di Maria Cristina Koch sembra offrirci una risposta poco incoraggiante: siamo incapaci di desiderare un reale status di benessere, perché non siamo in grado di formulare desideri per ottenere un appagamento vitale, denso di speranze e di voglie. Sembrerebbe essere un problema semantico, perché non riusciamo a porci le corrette domande, ma lo scenario è più complicato, in quanto non siamo neppure aggiornati rispetto alle trasformazioni della società in cui viviamo. In una realtà sempre più frenetica e dominata dagli obblighi quotidiani, dobbiamo tornare a impadronirci di una buona autostima, che la Koch considera come il “diritto a esistere”. Da qui ci si collega alla responsabilità che non significa necessariamente doversi sentire colpevoli che rimanda a un altro tema di grande attualità: lo stress da lavoro. Per andare oltre questo nuovo male che affligge i collaboratori, l’autrice propone un nuovo Rinascimento in cui la collaborazione tra esseri inimitabili consentirà di partecipare a un progetto comune che sia appagante e che tenda verso l’ideale di benessere.  Leggi tutto >

A cura di
Livio Macchioro

Benessere organizzativo nel lavoro – Una definizione
“Per ‘benessere organizzativo’ (vale anche il corrispondente inglese ‘wellness’, ndr) si indicano tutte le misure volte a promuovere e tutelare il benessere fisico, sociale e psicologico di tutti i lavoratori.
Numerosi elementi concorrono al raggiungimento del benessere organizzativo: progresso di carriera, autonomia, responsabilità, riconoscimenti, soddisfazione; cooperazione, flessibilità, mobilità, sicurezza, fiducia.
I cambiamenti organizzativi e il clima di competizione sono spesso cause scatenanti di conflitti di ruolo, cattiva gestione risorse umane e non, insoddisfazione e demotivazione personale.
Fondamentale è l’impegno da parte non solo dei singoli lavoratori ma soprattutto dell’organizzazione aziendale di prevenire tali disagi e contrasti. Dare una definizione precisa di benessere lavorativo non è così semplice. Esso risulta essere combinazione di più elementi […] al fine di conseguire un comune obbiettivo di crescita e produttività.
I fattori che contribuiscono a minare la condizione di benessere negli ambienti e luoghi di lavoro sono principalmente la mancanza di organizzazione e programmazione del lavoro, la fatica, ritmi veloci, l’incertezza relativa al ruolo da svolgere, la mancanza di controllo del proprio lavoro, le richieste superiori alle proprie capacità, la cattiva strutturazione e vivibilità dei luoghi di lavoro; relazioni e comunicazione interpersonale, fattori di igiene del lavoro. La mancata realizzazione di una buona cooperazione tra singolo e organizzazione lavorativa può comportare numerosi problemi per entrambe le parti, di carattere economico e di carattere psicosomatico”. (Fonte Wikipedia). Leggi tutto >

Un corso per raggiungere gli indici di qualità e produttività aziendali

di Isabella Venturi

Perché raccontare un corso sulle relazioni in azienda? Ce ne sono tanti, e dunque forse dico una cosa scontata quando affermo che investire sulle persone in azienda è un investimento che ritorna in termini anche di fatturato. L’originalità di questo progetto sta nell’avere ottenuto in pochi mesi significativi risultati in termini di miglioramento della qualità del prodotto e diminuzione dell’assenteismo coinvolgendo in una ‘formazione riflessiva’ anche gli operatori di produzione, ossia le persone che svolgono compiti piuttosto ripetitivi e proceduralizzati, alle quali è prassi consolidata proporre corsi specialistici, per lo più di addestramento al ‘saper fare’ di tipo tecnico.  Leggi tutto >

Benessere per un nuovo umanesimo economico

L’Impresa Multisensoriale è un modello organizzativo per fare ed essere impresa secondo una Carta dei Valori e comportamenti condivisi, uno stile di vita per un Benessere integrato, un brand di prodotti e servizi, uno spazio di riflessione e confronto consapevole per ascoltare con gli occhi e vedere con le orecchie (perché comunicare è, innanzitutto, saper ascoltare). È tempo di rivalutare le emozioni per stare bene nel lavoro, con gli altri ma, ancora di più, con noi stessi. Cambiare per diventare ciò che si è (Impresa e Persone). È Benessere per un nuovo umanesimo economico. Leggi tutto >

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