La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni

È importante in questo momento, far sentire la vicinanza dell’azienda alle persone e lavorare per il loro benessere fisico e psicologico, dare insomma un segnale tangibile di attenzione e tranquillità –anche con piccoli gesti e a budget contenuti– per migliorare così il clima aziendale e contribuire alla motivazione e alla gratificazione delle persone, fondamentali soprattutto nell’attuale congiuntura che vede le economie in grande difficoltà. Leggi tutto >

In un ufficio dove si sta bene si vive meglio. Si lavora meglio. E si produce di più. Nei luoghi di lavoro passiamo una buona parte della nostra vita –come dimenticarsene?– e le malattie professionali gravano sulla spesa pubblica.
Il benessere nei luoghi di lavoro non è una questione privata impresa-lavoratore. È, piuttosto, un tema socialmente rilevante. Non per niente la legge dello Stato se ne occupa –colmando negli ultimi tre anni il ritardo accumulato– con una serie di norme abbastanza precise. Il punto di riferimento dal 2008 è il decreto legislativo 81 –Testo Unico sulla Sicurezza e sulla Salute delle Lavoratrici e dei Lavoratori– in base al quale (e alle successive modifiche apportate dal d.lgs 106/2009) la valutazione del rischio nei luoghi di lavoro è obbligatoria e lo è anche, come recita l’articolo 28 del decreto, la redazione del Documento Valutazione Rischi (DVR) da compilarsi a cura del datore di lavoro in collaborazione con il ‘medico competente’.
I rischi di cui parla la legge sono quelli ‘tradizionalmente’ legati all’ambiente fisico –indipendentemente dal fatto che l’oggetto dell’analisi sia un ufficio o un’officina– ma anche quelli più ‘moderni’ dello stress lavoro-correlato, che il Dlgs pone sullo stesso piano degli altri e che dal 1° gennaio 2011 è fatto obbligo di valutare. L’ambiente ufficio non è immune da rischi per la salute fisica e mentale dei lavoratori. Leggi tutto >

Proposte per il benessere organizzativo
Antonio Ive, Amministratore Delegato di ISS Facility Services, ci racconta la sua visione da un punto di vista particolare. Il concetto di benessere è lo stato emotivo, mentale, spirituale, fisico e sociale che consente alle persone di raggiungere e mantenere il potenziale del loro contributo nella società.
Dal punto di vista organizzativo il benessere è legato alla capacità dell’organizzazione di garantire ai propri dipendenti, clienti e tutti quelli che hanno interazioni con la società, un buon livello di vita all’interno delle proprie strutture.
“Come facility manager abbiamo un’articolazione di servizi molto ampia. Siamo in linea con la legislazione 81/08 sulla salute e sicurezza sul lavoro, quindi abbiamo un’organizzazione ben strutturata, documentata e certificata che ci permette di aiutare i nostri clienti a mettere in atto organizzazioni a norma. Tuttavia, la misurabilità del benessere delle persone è la parte più complessa. Non tutti i nostri clienti fanno una survey sulla soddisfazione dei dipendenti riguardo il loro posto di lavoro, anche se gli strumenti ci sono e siamo in grado di attuarli su richiesta”. Leggi tutto >

A Milano, l’8 marzo 2012, abbiamo parlato per la prima volta di benessere. Lo abbiamo fatto a 360 gradi e abbiamo quindi anche parlato di cura dell’ambiente di lavoro e progettazione dello spazio ufficio.

La persona nel luogo di lavoro
Per quanto riguarda il luogo fisico in cui si svolge la prestazione lavorativa, Mario Galassini –Amministratore delegato di Solving Efeso– fa riferimento al quadro normativo che include gli standard internazionali Iso, volti a definire i requisiti antropometrici per la progettazione delle stazioni di lavoro: i punti focali sono l’ergonomia e la valutazione delle posture di lavoro. L’ergonomia si occupa dell’interazione tra gli elementi di un sistema e la loro funzione, allo scopo di migliorare la soddisfazione dell’utente e le prestazioni del sistema. Gli obiettivi dell’approccio ergonomico sono ottimizzare la relazione uomo-macchina-ambiente, quindi migliorare la qualità delle condizioni, degli strumenti e delle prestazioni lavorative, prevenire malattie professionali e promuovere il benessere psicofisico. La progettazione ergonomica della postazione di lavoro aumenta dunque la produttività e la flessibilità. Leggi tutto >

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