La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni

Di Chiara Lupi

La legge di Stabilità 2016 introduce novità significative in tema di welfare aziendale. Una legge che, per quanto attiene alle tematiche giuslavoristiche, punta a favorire un nuovo dialogo sociale grazie ad alcune modifiche normative di sicuro impatto. In particolare, l’obiettivo perseguito dal legislatore è quello di favorire, da parte dei privati, nella veste di datori di lavoro, la risposta ai bisogni personali, ‘vecchi e nuovi’, dei singoli dipendenti, anche conseguenza del progressivo invecchiamento della popolazione. In tale contesto, il welfare aziendale può rappresentare un potente motore di sviluppo e crescita; tuttavia, molti restano ancora i nodi da sciogliere. Cerchiamo di far chiarezza in questo articolo grazie al contributo di Silvia Tozzoli e Claudia Gregori, avvocati dello studio Legance – Avvocati Associati. Leggi tutto >

di Giovanni Scansani

Misurare i risultati e gli impatti organizzativi realmente apportati dai piani di welfare aziendale (PWA) è da sempre uno dei principali argomenti del ricco dibattito sviluppatosi in questi ultimi anni sul tema. Molte le ricette e le teorie sin qui proposte, ma non sempre associate a misurazioni completamente affidabili. Il welfare aziendale (WA) è – o dovrebbe essere – considerato un investimento, non un costo. Come tutti gli investimenti deve poter generare un ROI (e per le aziende più avvedute anche uno SROI, ossia un Social Return On Investment). Ma dalla teoria alla misurazione effettiva il passo non è piccolo e neppure semplice. Un aiuto concreto arriverà, almeno per le PMI (e quindi per il 95% delle nostre imprese che impiegano ben l’80% degli addetti), dal Welfare Index PMI. Leggi tutto >

di Giovanni Scansani

In principio ci fu la schiscèta che l’operaio portava con sé da casa e che consumava in maniera frugale tra le macchine del suo reparto, in condizioni igieniche precarie, senza potersi lavare le mani e finendo per condire il pasto anche con l’olio lubrificante di cui era sporco. Poi, con l’avvento del fascismo e delle finalità di organizzazione e di controllo delle masse, anche la ristorazione in azienda divenne una fase del processo produttivo, coerente con l’attenzione all’igiene e all’apporto calorico che il pasto doveva assicurare nell’ottica del mantenimento di prefissati livelli di produttività. È l’avvento della mensa, tra le prime grandi conquiste del lavoro e del welfare aziendale che, originariamente, grazie al paternalismo (o alla lungimiranza) di alcuni grandi imprenditori (e poi, più diffusamente, soprattutto negli anni tra le due guerre mondiali), veniva sviluppandosi in Italia unitamente a una serie di iniziative che avevano portato alla nazionalizzazione della classe operaia e della popolazione (si pensi all’O.N.D., all’O.N.B. e all’O.N.M.I. che resterà in attività sino al 1975). Leggi tutto >

OD&M Consulting, società specializzata in HR Consulting di Gi Group, ha appena pubblicato il Rapporto Welfare 2015, frutto di due web survey sul tema: una B2B, che ha coinvolto 112 imprese, l’altra B2C, che ha visto la partecipazione di oltre 300 lavoratori appartenenti a diverse tipologie di aziende.
Lo studio ha permesso di rilevare cosa pensano le aziende che stanno valutando l’implementazione di un piano di welfare aziendale e quelle che ne hanno già sperimentato l’utilizzo, identificando le diverse modalità di approccio e di gestione.
La scelta di effettuare l’analisi sui due differenti panel, aziende e lavoratori, ha permesso di evidenziare parallelismi e disallineamenti rispetto alla percezione che aziende e dipendenti hanno del tema e, in base ai risultati emersi, sono state identificate delle best practice.
“Per welfare aziendale – ha fatto sapere Miriam Quarti, Senior Consultant di OD&M – intendiamo la gestione integrata delle iniziative e dei servizi che le aziende mettono in atto, sia per autonoma decisione sia per accordo con le rappresentanze sindacali, al fine di venire incontro alle esigenze dei lavoratori e dei loro famigliari in differenti ambiti: dall’assistenza sanitaria alla necessità di cura dei figli, dall’accesso al credito fino al tempo libero. Alcuni di questi servizi sono soggetti a regolamentazione del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) e, implementandoli in azienda, è possibile usufruire di agevolazioni fiscali. Il welfare aziendale parte dall’assunto che, se ogni persona vive meglio le proprie giornate sul posto di lavoro, migliora il clima aziendale e il beneficio individuale tende a diventare benessere collettivo, con conseguente aumento del livello di produttività aziendale.”
Il welfare aziendale va dunque considerato all’interno di un più ampio concetto di total reward, nel quale rientrano anche ambiti come la compensation, lo sviluppo e la formazione, l’ambiente di lavoro. In tale accezione, si tratta di un’importante leva per la gestione strategica delle risorse umane, volta ad attrarre, trattenere e motivare le persone in azienda. Leggi tutto >

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