La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni

Change management e potere organizzativo

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Il percorso di cambiamento che le aziende intraprendono alla ricerca della ‘giusta’ organizzazione impatta fortemente sulle performance e sulla leadership, ma come operare il cambiamento e quali sono le figure che necessitano di maggiore attenzione per il successo della riprogettazione organizzativa?

Questi e altri sono gli argomenti trattati nella seconda parte della seconda giornata del Forum di Sviluppo&Organizzazione, alla vigilia del 50esimo anniversario della rivista.

Globalizzazione e inclusione

Gli ultimi decenni del XX secolo e i primi del XXI sono stati caratterizzati da molte innovazioni, le più importanti sono rappresentate dalla digitalizzazione e dalla conseguente globalizzazione. Questo fenomeno porta novità anche in ambito aziendale, per quelle imprese che vedono crearsi al loro interno team interculturali, dove – come ha indicato Silverio Petruzzellis, HCM Solution Manager in Talentia Software – è necessario “combinare al meglio le individualità di ciascuno”. Così le organizzazioni hanno il privilegio di ospitare al loro interno l’interculturalità, “un’arma vincente per chi sarà in grado di riconoscere le diversità culturali e valorizzarle, cooperando per creare una cultura ibrida, che sia la somma di quelle esistenti”, come ha spiegato Milton J. Bennett, Executive Director presso l’Intercultural development research institute.

La leadership del cambiamento

L’intervento di Sergio Gonella

Fondamentale per un buon percorso di Change management aziendale, secondo Stefano Nanni, Owner di C2C–Coaching to change, è la coerenza: “Tutti i dipendenti, a ogni livello, devono remare nella stessa direzione, per raggiungere obiettivi comuni, in quanto il cambiamento non avviene da solo, richiede progetti, cantieri e fatica”.

Per poter ingaggiare anche tutte le persone dell’azienda è però necessario attuare una politica di coinvolgimento nelle decisioni, o quanto meno “nella ricerca dei bug organizzativi e di ipotetiche soluzioni” ha commentato Andrea Pallante, Partner di Ismo.

Insomma un’apertura verso il dipendente che, sentendosi ascoltato, è stimolato a partecipare attivamente all’esperienza aziendale. Spinta che dev’essere veicolata da figure leader, con ideologie nuove, aperte all’ascolto, alla condivisione, un leader as a coach, che si metta al pari dei suoi sottoposti, senza il timore che ‘perdita di controllo’ equivalga a ‘perdita di potere’.

Questo è quanto emerso dal confronto nella tavola rotonda moderata da Moira Masper, Presidente di Assochange, alla quale hanno partecipato Antonio Barge, Head of Human Resources in Boehringer Ingelheim, Sergio Gonella, Culture and People Development & Recruiting Director di Wind Tre, Chiara Pastorino, Global banding & Performance Management Diversity & inclusion Senior Director di Intesa Sanpaolo e Daniele Piacentini, Direttore Risorse Umane e Organizzazione, presso il Policlinico universitario Agostino Gemelli.

Comportamenti aziendali fra libertà e burocrazia

Durante il loro intervento, Marco Poggi e Pierpaolo Peretti Griva, Managing Partner di Mida, hanno espresso la necessità di implementare creatività, innovazione ed energia, per costruire nuove forme di lavoro, portando le persone a adottare nuovi comportamenti (la Behavioural Transformation), tenendo presente che l’uomo è solo apparentemente un animale riflessivo: “La maggior parte delle decisioni umane sono automatiche e indotte dall’ambiente”, specifica Peretti Griva.

Ma il grande dilemma che attanaglia le imprese, su cui si è dibattuto a lungo, riguarda il come influenzare il comportamento degli attori organizzativi: ‘allineamento di cultura e valori’ o ‘apertura alle diversità creative’? Da qui il dialogo su quale sia il miglior modello fra la neo burocrazia e la liberazione delle energie, tenuto da Maurizio Decastri, Prorettore e Professore Ordinario di Organizzazine Aziendale presso l’Università Tor Vergata Di Roma e Renato Ruffini, Professore Ordinario di Organizzazione Aziendale, presso l’Università degli Studi di Milano.

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