La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni

Nel blu sta il sogno, nel sogno la speranza di benessere

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Il sogno evoca il rischio, l’abbandono della strada conosciuta. Desiderare qualcosa, sognarlo, significa avere una grande possibilità di essere accontentati, non solo nel raggiungimento dei bisogni contingenti.
Non si sogna solo dormendo ma si dorme sognando. Con il sogno, dunque, ci si lascia andare alla scoperta di mondi altri. Gli stessi mondi immaginati dall’artista Andrea Agostini, che ha presentato i suoi quadri martedì 3 febbraio scorso presso l’hotel Mercure Milano Solari. Rosanna Gallo – amministratrice unica di Eu-tròpia e promotrice dell’evento – ha riflettuto sul tema del sogno, e del benessere ad esso correlato, insieme al suo maestro, il professor Enzo Spaltro.

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Con una formazione artistica e tanti anni di azienda alle spalle, Andrea Agostini ha fatto oggi dei suoi sogni il proprio lavoro. È il colore blu che lo ispira nella creazione di quadri che mostrano i sogni, quelli che la mattina svaniscono e vanno cuciti sulla tela per non essere dimenticati. Balene volanti, bambini dei sogni, cuori rossi: sono loro i protagonisti delle opere realizzate con acrilico e acquerelli. Anche la luna è un elemento ricorrente, perché richiama la notte, il momento in cui si è liberi di sognare e di essere se stessi
Dopo il ‘periodo blu’ nascono ‘le carte’, dal disordine della scrivania dell’artista.

Questi quadri ispirano da tempo il lavoro di Rosanna Gallo nella ricerca del benessere, che sia delle persone o delle organizzazioni. “Il benessere è infatti sogno progettato. Eu-tròpia aiuta le persone a visualizzarlo e, quindi, a realizzarlo.”

“C’è chi insegna guidando gli altri come fossero cavalli e chi vuole essere guidato come un cavallo. C’è chi insegna lodando e c’è chi si sente soddisfatto solo se lodato. E poi c’è chi educa senza ‘nascondere l’assurdo che è il mondo, sognando gli altri come ora non sono… Ciascuno cresce solo se è sognato”, così recita uno scritto di Danilo Dolci del ’74; scritto che il professor Spaltro riprende aggiungendo che “ciascuno cresce se qualcuno lo sogna”.

Il sogno non è dunque soltanto quel concetto tanto caro alla psicoanalisi, che va inteso come momento liberatorio. Il sogno può essere un metodo didattico. Insegnare a sognare. Insegnare a esprimere se stessi. La maggior parte dei conflitti dei nostri tempi – in famiglia, in azienda, tra culture diverse – sono dovuti all’incapacità o all’impossibilità degli uomini di esprimersi liberamente.

Ma possiamo fare un passo oltre. Non ispirare l’uomo nella sola ricerca del benessere, ma aiutarlo a raggiungere il ‘bellessere’. Che cos’è il bellessere? “È l’insieme di bellezza, che dura un attimo, e di bontà, che è un modo di sognare la bellezza per protrarne l’effetto; è la bellezza come speranza di un benessere futuro”, continua Spaltro, padre del neologismo.
“Allo stesso modo, la speranza di benessere è già benessere”, aggiunge la Gallo.

Dalla società dei guerrieri alla società delle relazioni: questo è il sogno che Spaltro decide di condividere. “Una società in cui le religioni sono opere d’arte che prolungano il tempo del sogno, non una ragione di conflitto. Una società che non demonizza il benessere, che non colpevolizza il piacere. Dove non esiste il peccato – o la colpa – originale.”
Una società, infine, che Rosanna Gallo descrive come “plurale e in cui la leadership va condivisa”.

 

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www.eu-tropia.it

 

 

 

 

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