La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni

Partecipazione e coinvolgimento dei dipendenti: un’opportunità per le aziende

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La partecipazione dei dipendenti è un fattore importante che influisce sul benessere dei lavoratori, oltre a migliorare le opportunità di auto-sviluppo e la soddisfazione per la propria attività lavorativa. È quan­to ritiene EurWork, l’Osservatorio europeo della vita lavorativa, se­condo il quale nel contesto di svi­luppo sociale ed economico in cui si trova l’Europa e considerando il complesso quadro di competitivi­tà globale affrontato dalle aziende europee, il coinvolgimento dei di­pendenti diventa un fattore di effi­cienza e successo delle imprese.

Gli esperti dell’Osservatorio ritengono che la partecipazione dei dipendenti sia un ingrediente fondamentale dell’innovazione dei luoghi di lavo­ro, perché consente alle aziende di trarre profitto dalle capacità delle persone e dalla loro conoscenza dei processi di produzione.

La differenza tra partecipazione e coinvolgimento 

C’è però un confine sottile tra due concetti diversi da tenere in consi­derazione, ovvero la differenza tra la partecipazione e il coinvolgimen­to dei dipendenti. Stando a quanto apparso sulle colonne del giornale statunitense Chron, nell’articolo dal titolo What Is Employee Participation & Empowerment?, partecipazione e coinvolgimento portano a due po­litiche aziendali distinte e a livelli di interazione differenti tra l’impresa e i dipendenti. Tuttavia, si legge nell’articolo, entrambi i processi possono generare una forza lavoro più produttiva.

Per partecipazione di un dipenden­te, quindi, si intende la condivisione della propria attività lavorativa con gli altri e la conseguente formazio­ne di una squadra. Ciò vuol dire che la responsabilità di raggiungere un obiettivo è condivisa. Il team è un (non)luogo in cui il dipendente può suggerire idee per migliorare l’efficienza e condividere le scelte. Grazie a questo atteggiamento tutti i membri del gruppo sono incorag­giati a partecipare.

Il coinvolgimen­to, invece, comporta un approccio individuale tra il dipendente e il management. Questo è un metodo più diretto per gestire un progetto, poiché il singolo dipendente è incluso in tutti gli aspetti del processo decisionale. La differenza sostan­ziale sta nel fatto che la persona si assumerà la ‘paternità’ del raggiungimento del risultato. In questo caso, quindi, il lavoratore influisce sul processo stesso prendendo decisioni con il management.

La tesi del Chron è combinare questi due stili di gestione per generare una forza lavoro più motivata e avere dipendenti più soddisfatti perché si sentono parte di un processo. Questo porta alla diminuzione del turnover e al raggiungimento degli obiettivi con maggiore efficienza e rapidità, perché i lavoratori sono più consapevoli del processo e sono responsabili dell’andamento.

Partecipazione e democrazia aziendale 

I partecipanti alla Discussione

Vista la forte attualità dell’argomento Sviluppo&Organizzazione ha organizzato un confronto tra esperti e rappresentanti aziendali, dal titolo Dinamiche di partecipazione e democrazia aziendale che si è tenuto il 12 marzo 2018, in un’aula dell’Università LIUC di Castellanza, in provincia di Varese, con un pubblico d’eccezione: gli studenti del corso magistrale in Management delle Risorse Umane.

A moderare l’incontro è stato il responsabile del corso Gianfranco Rebora e Direttore Responsabile di Sviluppo&Organizzazione. “Le persone si identificano nel lavoro che fanno. Ecco perché la prestazione non può ridursi a una serie di mansioni ripetitive calate dall’alto. Chi si occupa di relazioni industriali deve essere in grado di intermediare anche in questo senso”, ha detto Rebora in apertura dei lavori.

Hanno partecipato alla Discussione, Pierangelo Albini, Direttore dell’Area Lavoro e Welfare di Confindustria; Fabio Brescacin, Presidente di Ecor Naturasì; Alessandra Caraffini, Human Resources di Ilma Plastica; Marco Carcano, Sociologo e Curatore del volume Partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa di Edizioni Guerini; Alberto Cipriani, Organizzazione del lavoro e innovazione di FIM-CISL; Gianfranco Rebora, Docente LIUC e Direttore Responsabile di Sviluppo&Organizzazione di ESTE; Alessandro Riva, Human Resources Manager di Sol Group.

Per i contributi di tutti i partecipanti alla Discussione, leggi il numero di marzo-aprile di Sviluppo&Organizzazione.
Per informazioni sull’acquisto di copie e abbonamenti scrivi a daniela.bobbiese@este.it (tel. 02.91434400)

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