Le imprese del secolo scorso hanno incentrato la loro attività sul modello taylorista dove i dipendenti dovevano obbedire ciecamente al proprio capo, senza poter fermarsi a pensare al perché fare un’azione piuttosto che un’altra.
Già da diversi decenni però si è passati da un modello verticale a uno orizzontale, dove non solo il lavoratore è libero di pensare, ma deve pensare. Questo, come sottolinea Stefano Zamagni Docente di Economia Politica presso Università degli Studi di Bologna, è necessario in quanto “non si può pensare che poche persone, per quanto intelligenti esse siano, possano pensare per tutti”.