Anche quest’anno sono stati resi ufficiali i dati del Barometro Ipsos sulla percezione del benessere lavorativo e sulle aspettative professionali dei dipendenti. L’indagine è stata realizzata su un campione rappresentativo di dipendenti di 14 paesi europei: Francia, Regno Unito, Germania, Belgio, Spagna, Italia, Svezia, Polonia, Romania, Turchia, Finlandia, Austria, Repubblica Ceca e Paesi Bassi.
L’istituto di ricerca che dal 2004 conduce l’indagine per conto di Edenred – leader mondiale nella gestione dei fondi finalizzati per le imprese – riporta alcuni risultati non troppo rosei. L’Italia è terza in Europa, dopo Francia e Polonia, per sfiducia nel futuro lavorativo. Il mercato del lavoro italiano pare essere tra i più immobili in Europa, con dipendenti sfiduciati per le proprie prospettive professionali al punto da rinunciare, nel 66% dei casi, a ricercare attivamente un nuova posizione. Pare, infatti, che i nostri connazionali rimangano fedeli alla propria azienda non tanto per la qualità di vita al lavoro (i soddisfatti sono solo il 26%, in calo di 3 punti rispetto allo scorso anno), ma perché credono di non potersi ricollocare rapidamente (77% del campione).
Dalla ricerca è emerso, quindi, il desiderio di una nuova organizzazione del lavoro e di una nuova cultura manageriale fondata su tre pilastri: maggiore delega, lavoro di squadra e propensione al rischio.