Sveglia ore 8. Scale, caffè, colazione, lavacro rituale, respiro profondo. Un minuto per riprendere contatto con il mondo, e mi ricordo che oggi lavoro da remoto. Sorrido al pensiero di non dover affrontare l’autostrada, faccio le scale e mi siedo alla mia scrivania, che oggi sarà il mio ufficio. Metto un po’ di musica, niente che mi distragga, accendo il Pc e apro l’email.
Sono le 8.30, il mio ufficio da qualche parte si deve ancora svegliare e mi dedico a una mezz’ora di arretrati. Mi sento efficiente e padrone della mia giornata lavorativa, quando all’improvviso mi coglie un accenno di senso di colpa. Sarà che lavoro da casa mentre i miei colleghi sono in ufficio? Sarà il fatto che qualcuno potrebbe pensare che non sto facendo il mio dovere? No, non è questo. Il fatto è che… sono ancora in pigiama!