La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni

Tag: lavoro agile

Di Paola Salazar – Avvocato

Recentemente il Parlamento europeo ha approvato una Risoluzione per la Creazione di condizioni favorevoli all’equilibrio tra vita privata e vita professionale (Creating labour market conditions favourable for work-life balance), nella quale ha voluto porre in evidenza una serie di principi che da tempo fanno da sfondo alle politiche di welfare sviluppate nella maggior parte dei paesi dell’Unione. Leggi tutto >

di Nadia Anzani

La tecnologia ha rivoluzionato il nostro modo di vivere, socializzare, informarci, innamorarci e anche di lavorare. È grazie a internet e agli strumenti di ultima generazione se oggi possiamo svolgere gran parte dei lavori da qualsiasi parte del mondo. Da casa come dal bar o dall’ufficio. La parola d’ordine per le aziende moderne pare essere diventata flessibilità o lavoro agile, quello che gli anglosassoni chiamano smart working. Ma in Italia, come spesso succede con i trend che arrivano da Oltreconfine, questo concetto viene declinato in modi diversi e spesso perde un po’ la sua natura concettuale, come raccontano i dati delle ultime ricerche sul tema. Leggi tutto >

Quasi 250 mila chilometri risparmiati, abbattimento del 2-3% delle emissioni nocive nell’aria e 106 minuti da utilizzare per sé: sono questi i numeri collegati allo smart working e riferiti a una sola giornata di lavoro. A illustrarli è stato Marco Mareggi, Consulente del Piano territoriale degli orari del Comune di Milanodurante la presentazione dei risultati della terza Giornata del lavoro agile organizzata dal capoluogo lombardo, dopo le edizioni del 2014 e 2015.
Dai dati riferiti al 2016 è emerso che sono in aumento i lavoratori ‘agili’ (+18%), così come le organizzazioni coinvolte nei progetti di smart working (+72,5%) che nel 2016 hanno riguardato circa 500 sedi d’azienda –e non solo l’headquarter– nei piani della modalità flessibile di lavoro.
Tuttavia, l’Assessora al Benessere, qualità della vita, sport e tempo libero del Comune di Milano Chiara Bisconti, che da tempo è impegnata sul fronte del lavoro agile, ha evidenziato che “affinché lo smart working sia accessibile a tutti serve ancora percorrere una lunga strada”, anche perché “non tutti ne hanno compreso il valore”. Eppure, come ha spiegato Bisconti, “i vantaggi sono evidenti”: “Per i lavoratori si tratta di migliorare la qualità della vita, mentre le aziende avrebbero nell’organizzazione dipendenti più produttivi”.
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di Mario Aldo Toscano

Il lavoro tradizionale è fatto di confini che permettono di separare luoghi e spazi professionali da quelli personali. Lo smart working impone una revisione di questi assunti e ci proietta in una realtà di flessibilità (per il lavoratore e per l’azienda) in cui fabbrica e ufficio sono de-localizzati in aree che prima erano ‘protette’ da ogni ingerenza. Ma lavoro agile significa anche de-materializzazione dei processi produttivi e utilizzo delle macchine per gli impieghi manuali per lasciare ai knowledge worker il lavoro intellettuale. Smart working, però, vuol dire pure individuare innovative strategie per la misurazione delle performance che evitino l’invadenza dell’azienda e che mettano al riparo l’organizzazione del lavoro. Questa è la vera sfida dei manager, come spiega Mario Aldo Toscano che racconta vantaggi e limiti del nuovo modo di lavorare. Leggi tutto >

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