Sembra prendere forma, oggi, un nuovo modello di lavoro in cui, con la scomparsa di tante routine demandabili alle tecnologie, si insedia un doppio movimento: le persone prima vivono un momento di euforia liberatoria, orientandosi sui segmenti nobili di certi mestieri, per poi sentirsi via via espropriate delle stesse competenze che quei mestieri erano in grado di dominare nel loro complesso e nelle loro finalità.