Bridge Partners ci ha invitato a trascorrere una mattinata in compagnia della campionessa di canoa Josefa Idem.
Tre ore di riflessione sulla vita e su quel che ne possiamo fare. Un capolavoro, basta volerlo. E allenarsi nel modo giusto, con metodo. Josefa è nata in Germania ma è italiana ormai da molti anni, ha un marito che è anche il suo allenatore e due figli, uno nato in quello che lei stessa ha definito il momento peggiore, una sconfitta sportiva.
È proprio nei momenti più bui che bisogna investire nel futuro. Come non leggere nelle parole di Josefa una metafora dei nostri tempi?
Darsi un orizzonte in questo momento non è facile, immaginare una strada, progettare un cammino. Eppure è proprio quando ci si deve confrontare con le grandi difficoltà che bisogna immaginare un modo per ricominciare.
“Ogni arrivo è un punto di partenza” dice Josefa, e in queste parole entra a gamba tesa l’animo della sportiva, che dopo ogni vittoria nella sua vita ha immediatamente cominciato a lavorare a quella successiva. Perché in una carriera iniziata adolescente e terminata a dopo la partecipazione alle ultime olimpiadi di Londra, sono stati tanti gli slanci in avanti ma anche tante le cadute. Dalle quali è importante risollevarsi.
E questo è il tema centrale, l’analogia che possiamo trovare con i mondi aziendali e con le persone che li popolano.
Quindi partiamo dal primo punto.