I risultati delle più accreditate ricerche empiriche, di tipo sia econometrico sia sperimentale, ci informano in modo incontrovertibile di alcuni aspetti legati alla felicità.
Il denaro (e più in generale la ricchezza) contribuisce alla felicità assai meno e molto più indirettamente di quanto si sia creduto fino a un quarto di secolo fa. Addirittura, ha trovato ampia conferma il cosiddetto paradosso di Easterlin, scoperto per primo dall’economista americano nel 1974, secondo cui, oltre una certa soglia di reddito pro capite, ulteriori aumenti dello stesso anziché accrescere o stabilizzare il livello della felicità individuale provocano diminuzioni della stessa. Il modo in cui è organizzata l’attività produttiva esercita forti ripercussioni sulla felicità.