La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni

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I programmi di welfare aziendale sono sempre più diffusi e non riguardano soltanto le grandi imprese: numerose sono ormai le aziende di medie dimensioni che ogni anno incrementano la platea delle organizzazioni responsabili e family friendly.


Eppure esistono degli ostacoli alla diffusione del welfare aziendale nelle PMI. I principali sono rappresentati dalla taglia dimensionale di queste aziende e da una disciplina fiscale che non sempre è attenta alle specifiche esigenze e non le favorisce quando si avvicinano a temi come la conciliazione vita-lavoro, la flessibilità, il sostegno al reddito generabile tramite formule di servizio che potrebbero essere maggiormente incentivate.
Proprio il target dimensionale delle PMI è oggetto di due recenti interventi pubblici a sostegno del welfare in azienda: il Piano Territoriale della ASL Milano 2 e la Regione Lazio hanno stanziato specifiche risorse dedicate, rispettivamente, alle iniziative di conciliazione vita-lavoro e all’attivazione di servizi di asilo aziendale. Insieme Conviene, questo il nome del progetto milanese, è finanziato per 50mila euro, mentre il Pacchetto Famiglia della Regione Lazio è coperto con un milione di euro: importi non molto alti, visti gli obiettivi, ma che, se non altro, basteranno ad attivare iniziative che potranno poi servire da utile benchmark per altre aziende del territorio, favorendo la diffusione di buone prassi di welfare integrativo.
In queste aree virtuose, tramite lo stanziamento di fondi dedicati, si interviene sul fronte dell’incentivazione all’introduzione di servizi di welfare aziendale. Essenziale, però, per una reale diffusione delle prassi e per favorire l’accesso a questi fondi è la snellezza procedurale e la chiarezza delle regole: troppo spesso le imprese, quando partecipano a questo tipo di bandi, devono fare i conti con appesantimenti burocratici che finiscono per farle desistere dal tentare di accedere al finanziamento disponibile.
Welfare Company –prima e unica azienda a capitale interamente italiano, collegata a Qui! Group Spa e specializzata nell’allestimento di servizi a supporto dei programmi di welfare aziendale – affianca le aziende coordinandone le iniziative proprio in vista della partecipazione ai bandi di finanziamento con servizi di consulenza specializzata sulle tematiche oggetto degli stanziamenti pubblici. Leggi tutto >

A cura della Redazione

Giovanni Scansani, AD Welfare Company, spiega che un piano di flexible benefit dev’essere flessibile anche sotto il profilo gestionale e operativo. “La tecnologia offre alcune soluzioni e tra quelle più aggiornate c’è MyWELFARE, la piattaforma con cui, in maniera intuitiva, i lavoratori beneficiari dei Piani di Welfare Aziendale (PWA) possono organizzare la più efficiente allocazione delle risorse a disposizione loro o anche delle loro famiglie in base alle policy di conciliazione vita-lavoro. Il portale, senza alcun impatto per l’organizzazione dell’azienda, consente di acquisire i documenti giustificativi dei servizi fruiti e trasferire un flusso informatico ai sistemi di payroll per la corretta contabilizzazione nelle singole buste paga. Sul lato dipendente consente di gestire, in tempo reale, l’aggiornamento del profilo e dell’ammontare disponibile nel wallet virtuale di ciascun beneficiario oltre che di interagire con l’animazione prevista dal nostra impostazione. Si tratta di un portale evoluto e rende disponibili plus di servizio che aumentano le performance del PWA a tutto vantaggio della generazione di risultati coerenti con i target che il programma deve prevedere per autofinanziarsi entro un congruo termine. Su questa piattaforma Welfare Company ha fatto migrare una serie di accordi territoriali con le strutture per l’offerta di welfare locale, creando una sinergia virtuosa: consentire al dipendente, nella massima libertà di scelta delle soluzioni di cui intende avvalersi, di poterle confrontare con ‘pacchetti’ già disponibili realizzati in settori-chiave come, ad esempio, l’assistenza domiciliare, la cura e l’istruzione dei figli, la salute e il sostegno al potere d’acquisto. Per raggiungere quest’ultima finalità abbiamo guardato alla tecnologia resa disponibile dal nostro gruppo (QUI! Group Spa): i circuiti cash-back sviluppati su network MasterCard offrono ai beneficiari dei PWA rendimenti, in termini di saving sugli acquisti, superiori al 10% e completamente tax free. Questo strumento, d’immediata introduzione nelle aziende – semplicemente acquistando le carte dalla nostra collegata QN Financial Service cui a livello gruppo sono demandate le attività di monetica –, si può associare a MyVOUCHER, il buono acquisto accettato in migliaia di punti vendita delle principali catene retail presenti in Italia. Con MyVOUCHER è poi possibile accedere a ulteriori plus di servizio – a costo zero per il datore di lavoro – direttamente veicolati nei carnet dei buoni acquisto: coupon offerti dai partner commerciali che riconoscono sconti ai dipendenti delle aziende nostre clienti o, ancora, condizioni di favore riservate ai lavoratori e alle loro famiglie dagli operatori del nostro circuito culturale e di edutainment QUI!CULTURA. Tecnologia e tanta expertise nei servizi alla persona, ulteriormente potenziate dal know-how di QUI!Group (oltre 700.000 beneficiari/giorno dei servizi gestiti), hanno consentito a Welfare Company di porsi, da subito, come un operatore fortemente innovativo nei servizi di supporto al Welfare Aziendale, in grado di guidare le aziende lungo i percorsi evoluti di quello che, per il nostro approccio, è il Welfare 2.0”. Leggi tutto >

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