Con le modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2019, cambia la normativa sullo Smart working. Secondo quanto previsto da un emendamento presentato dalla Lega e approvato alla Camera, i datori di lavoro che stipulano accordi per l’esecuzione della prestazione di lavoro in modalità agile sono tenuti a dare priorità alle richieste di Smart working formulate dalle madri lavoratrici nei tre anni successivi alla conclusione del periodo di congedo obbligatorio di maternità. La priorità è estesa anche ai lavoratori con figli in condizioni di disabilità (in questo caso sia uomini sia donne).