Nel parco della bellezza di
Brunello Cucinelli, a
Solomeo in provincia di Perugia, tra 100 ettari di orti, frutteti, olivi e vigneti, in antiche strutture restaurate con il rigoroso rispetto dei materiali, vi lavorano in 1.000. Altri 1.700 sono sparsi all’estero e 3mila nei 300 laboratori esterni. Nel 2017 l’azienda ha chiuso con
507 milioni di utile.
Solomeo è realtà industriale, non è un esperimento. A differenza di quello realizzato dai Borboni alla fine del Settecento a San Leucio in provincia di Caserta: in un Mezzogiorno lacerato dalla miseria e dalle pesanti condizioni sociali in città come nella campagna, ai lavoratori della seteria fu assegnata una casa all’interno della fabbrica e assicurata l’istruzione gratuita dei figli. Un esempio rimasto isolato, sopraffatto dalla forza dirompente del capitalismo industriale.
Bruno Cucinelli ha festeggiato di recente i suoi 65 anni e i 36 dell’azienda nata nel 1982 nel borgo del 1361: un’impresa di successo, che ha fatto del cashmere un’arte, riuscendo a coniugare saggezza artigiana, filosofia e profitto in una realtà forse unica al mondo: la metafora perfetta di un capitalismo umanistico, quasi la favola bella di un altro mondo possibile.
Al cuore, motore di tutto, c’è un
imprenditore concreto e visionario Leggi tutto >