La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni

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In un mercato sempre più competitivo, uno degli obiet­tivi principali delle aziende è quello di aumentare la pro­duttività, concentrandosi sui fattori più importanti che la influenzano così da incrementare la performance dei col­laboratori.

Per dare il massimo, una persona deve star bene a 360 gradi, deve essere motivata, coinvolta, stimolata. Le aziende non devono fare altro che lavorare sul benessere, identificando prima di tutto i possibili fattori che lo possono minare. Primo tra tutti, lo stress. Lo stress sul luogo di lavoro può in­fluire in modo negativo sulla nostra salute, sia mentale sia fi­sica, portare al burnout e, soprattutto, ha un impatto negativo sulla performance. Secondo un recente studio dell’American Psychological Association, il 42% delle persone sostiene che il proprio livello di stress è notevolmente aumentato negli ultimi cinque anni. Leggi tutto >

Il work-life balance è sempre più un fattore importante di coinvolgimento della forza lavoro. In grado di ridurre lo stress lavoro-correlato e di aumentare la motivazione, con evidenti risvolti sulla produttività aziendale. A confermare questa tendenza una ricerca condotta a livello europeo da ADP, fornitore mondiale di soluzioni di Human Capital Management (HCM).
I dati raccontano che lo stress relativo all’eccessivo lavoro minaccia il benessere del 91% dei dipendenti europei. Per il 44% degli intervistati lo stress è un fattore costante nel loro ruolo, mentre il 47% afferma che ne soffre di tanto in tanto.
Tuttavia, un quarto dei dipendenti ritiene che il datore di lavoro non riesca ad aiutarli appieno nel gestire al meglio lo stress; un quinto (19%) pensa che le aziende ignorino il loro livello di stress. Il 5% dei dipendenti arriva addirittura a considerare di lasciare il lavoro per colpa dell’eccessivo stress. Ma i livelli di stress variano in modo significativo da Paese a Paese, con i dipendenti polacchi che lo vivono più spesso, mentre quelli olandesi meno (vedi la tabella). Leggi tutto >

Un sondaggio di Regus rivela che, sotto pressione a causa della difficile situazione economica, professionisti e lavoratori autonomi questa estate perderanno giorni di vacanza preziosi.

Il fornitore al mondo di soluzioni ufficio flessibili, ha chiesto a più di 26.000 uomini d’affari in 96 paesi di rivelare quanto tempo delle loro vacanze estive prevedono di utilizzare per svolgere attività correlate al lavoro. In Italia, il 38% dei professionisti ha riferito che lavorerà da una a tre ore al giorno durante le vacanze estive, mentre il 13% prevede di dedicare più di tre ore al giorno allo svolgimento di attività professionali. Il 15%, infine, conferma che durante le vacanze il livello di attenzione verso il lavoro sarà leggermente ridotto rispetto ai normali giorni lavorativi. Leggi tutto >

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