Il welfare aziendale di tipo contrattuale entra a pieno titolo nel trattamento economico complessivo dei lavoratori. Nello storico accordo tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil sulla contrattazione collettiva che ha dato vita al nuovo modello contrattuale ‘aperto’ per spingere la crescita della produttività delle aziende italiane (“Per qualificare e realizzare i processi di trasformazione e di digitalizzazione nella manifattura e nei servizi innovativi, tecnologici e di supporto all’industria”, è scritto nel documento), c’è spazio anche per welfare, riconosciuto come uno strumento che favorisce il benessere organizzativo e la conciliazione vita-lavoro e che può spingere anche il miglioramento della produttività e delle condizioni di impiego.