La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni

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Da unrecente studio pubblicato dall’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (EU-OSHA) emerge che lo stress dei lavoratori è il nemico numero uno della produttività.
Tra i fattori di stress ci sarebbero, oltre all’insicurezza o alla precarietà del posto di lavoro, soprattutto motivazioni non direttamente correlate a questo periodo storico, quali: carichi di lavoro ingenti, tempo personale sacrificato a favore di quello impiegato in ufficio, spostamenti nel traffico, processi di lavoro non ottimizzati. Solo per citarne alcuni. Secondo i dati raccolti, per circa l’80% delle aziende europee lo stress rappresenterebbe un importante fattore di preoccupazione e una delle principali ragioni della perdita di giorni lavorativi.
Per combattere lo stress causato dal lavoro, uno dei migliori alleati è proprio il lavoro! Non è un paradosso: le aziende più orientate al futuro sono, infatti, ormai sempre più attive nel cercare di offrire ai propri dipendenti iniziative che permettano di abbandonare i vecchi schemi lavorativi, per abbracciare la flessibilità di spazi e orari, la velocità, la capacità di adattamento e tutti quegli accorgimenti che permettono di lavorare più serenamente, conciliando il lavoro con la vita privata. Non a caso si parla, dunque, di lavoro agile, un nuovo modo di lavorare e vivere in maniera più efficiente, grazie alla tecnologia.
Lo smart working diviene quindi un prezioso alleato contro lo stress, grazie soprattutto al ruolo chiave rivestito dalla tecnologia, capace di aiutarci a lavorare in modo intelligente e a combattere la tensione. Leggi tutto >

Anche quest’anno sono stati resi ufficiali i dati del Barometro Ipsos sulla percezione del benessere lavorativo e sulle aspettative professionali dei dipendenti. L’indagine è stata realizzata su un campione rappresentativo di dipendenti di 14 paesi europei: Francia, Regno Unito, Germania, Belgio, Spagna, Italia, Svezia, Polonia, Romania, Turchia, Finlandia, Austria, Repubblica Ceca e Paesi Bassi. 
L’istituto di ricerca che dal 2004 conduce l’indagine per conto di Edenred – leader mondiale nella gestione dei fondi finalizzati per le imprese – riporta alcuni risultati non troppo rosei. L’Italia è terza in Europa, dopo Francia e Polonia, per sfiducia nel futuro lavorativo. Il mercato del lavoro italiano pare essere tra i più immobili in Europa, con dipendenti sfiduciati per le proprie prospettive professionali al punto da rinunciare, nel 66% dei casi, a ricercare attivamente un nuova posizione. Pare, infatti, che i nostri connazionali rimangano fedeli alla propria azienda non tanto per la qualità di vita al lavoro (i soddisfatti sono solo il 26%, in calo di 3 punti rispetto allo scorso anno), ma perché credono di non potersi ricollocare rapidamente (77% del campione).
Dalla ricerca è emerso, quindi, il desiderio di una nuova organizzazione del lavoro e di una nuova cultura manageriale fondata su tre pilastri: maggiore delega, lavoro di squadra e propensione al rischio. Leggi tutto >

Si è conclusa all’Urban Center di Milano, mercoledì 4 febbraio, l’avventura delle ragazze di C to Work, progetto che Piano C ha ideato per reinventare l’identità professionale delle donne; dipendenti, libere professioniste o disoccupate. Sei idee per diffondere lo smart working, dagli incentivi fiscali ai coworking di quartiere fino al ripensamento dell’intero outfit ufficio.
Grazie alla partnership tra Piano C e Cisco Italia è stato possibile organizzare un percorso di orientamento di dodici settimane, dedicato alla diffusione della cultura dello smart working. Cristina Coppellotti (laureata in Psicologia, mamma e social HR), Giuditta Deodato (laureata in Antropologia Culturale e oggi libera professionista) e Mara Pieracci (commercialista e counselor professionista) sono state affiancate da madrine e padrini d’eccezione che hanno creduto nel programma e supportato le idee elaborate. Leggi tutto >

Mai come oggi il tema del welfare aziendale ha scatenato un così vivo interesse da parte di tutti, pubblico e privato. Sempre più sono le aziende che decidono di mettere in atto iniziative di work life balance e programmi dedicati ai flexible benefit; e sempre maggiore è il coinvolgimento della politica, come si può osservare da alcune intuizioni riscontrabili nel Disegno di Legge sulla Riforma del mercato del lavoro.
Il 22 gennaio ci siamo ritrovati, per la prima volta a Roma, per discutere di questi temi insieme ad alcuni rappresentanti di istituzioni e aziende. Leggi tutto >

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