La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni

Tavola Rotonda: La cura della persona e dell’ambiente di lavoro – Parte 2

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Leggi la prima parte

Benessere: una scelta di equità

Matteo Moi
Matteo Moi, Hr Director di Carglass

Come declina Carglass Italia in concetto di benessere delle proprie persone? “Per rispondere a questa domanda –esordisce Matteo Moi, Hr Director di CarglassItalia– sono necessarie due considerazioni preliminari. Da un punto di vista organizzativo la nostra è un ‘azienda retail’ a tutti gli effetti che fornisce un servizio a contenuto altamente materiale o tangibile quale la riparazione o la sostituzione dei cristalli per auto. Gestiamo oltre 130 centri di piccole dimensioni (dalle 2 alle 10 persone) sparsi sul territorio. Stiamo poi anche noi risentendo della crisi dei consumi interni e in particolare della crisi dell’automotive che sta toccando molti paesi europei. Sulla base di queste premesse la nostra azienda si è trovata a fare delle scelte, che vanno in quattro direzioni: la tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro: per noi la sicurezza degli automobilisti e dei colleghi che operano nelle officine è un imperativo assoluto. La diminuzione costante degli infortuni è un target importante per i manager. Infatti possiamo affermare con tranquillità che siamo all’avanguardia sui dispositivi e attrezzature di sicurezza che vengono sviluppati nel nostro centro di ricerche in UK. L’attenzione al ‘clima di lavoro’ e al rispetto delle persone ad ogni livello. In particolare abbiamo introdotto anche per i responsabili dei nostri centri (non stiamo parlando di middle manager ma di persone che a volte coordinano 3-4 risorse) una valutazione a 360° che dà la possibilità ai tecnici e impiegati di valutare i loro capi. Questo è uno strumento molto potente per promuovere gli stili di leadership partecipativi volti al coinvolgimento delle persone piuttosto che l’approccio direttivo magari agito con tratti aggressivi. In linea con quanto sopra abbiamo di recente attivato una linea telefonica riservata che consente a chiunque di segnalare a una società terza eventuali soprusi o comportamenti scorretti di colleghi o responsabili. Questa società riferisce all’azienda che verifica la segnalazione (anche anonima). Infine, avendo noi una ‘grande periferia’ costituita dai centri sul territorio e da magazzini logistici, abbiamo deciso di non introdurre per la sola sede generale benefit particolari (come potrebbe essere ad esempio la palestra aziendale) che non potevano essere riconosciuti alla gran parte dei colleghi sul territorio. Ciò per un senso di equità interna”.

La prevenzione al centro
 “Marsh ha avviato in Italia –come ci racconta Maddalena Rigo, Hr Director dell’azienda– un programma strutturato per favorire la

Maddalena Rigo
Maddalena Rigo, HR Director di Marsh

salute e il benessere di propri dipendenti costruito attorno al concetto di prevenzione. Tale programma ha tenuto conto anche della cosiddetta valutazione dello stress – lavoro correlato, ovvero l’analisi di alcuni indicatori aziendali che valutano la presenza di stress correlato al lavoro e che per legge deve essere svolta con cadenza biennale. Senza soffermarsi troppo su quanto già fatto a livello di prevenzione con strutture convenzionate con Fondo EST e QUAS, e in termini di bilanciamento tra vita professionale e personale con l’introduzione di orario flessibile e telelavoro, vorrei porre invece l’attenzione su alcune iniziative particolari recentemente introdotte e in fase di implementazione. Il benessere, come dicevo, parte dalla prevenzione ed è, prima di tutto, una questione educativo-culturale. Oggi sono sempre più le aziende si trovano direttamente coinvolte nella promozione di iniziative di Benessere che favoriscano l’adozione di comportamenti corretti da parte dalla popolazione aziendale. Per chi lavora in ufficio alcuni problemi di salute sono legati infatti all’eccessiva sedentarietà. È nata così l’idea in Marsh di attivare una convenzione per l’acquisto a un prezzo agevolato di MyWellness Key, un piccolo dispositivo portatile che, indossato quotidianamente, misura l’attività fisica svolta durante il giorno e quella strutturata, all’aperto e in palestra, stimolando la persona a muoversi di più giorno dopo giorno. Stiamo introducendo la possibilità per i nostri dipendenti di accedere a programmi ad hoc di consulenza dietologica, a un supporto per smettere di fumare, e a consulenze mediche online. Abbiamo poi già da tempo una serie di convezioni per i trasporti pubblici e per l’acquisto beni e servizi a un prezzo agevolato (es. beauty & relax, vendita auto, intrattenimento, utilizzo del servizio car sharing…) oltre alle borse di Studio per i figli dei dipendenti; mentre stiamo ancora definendo convenzioni con campus estivi a prezzi agevolati per i figli dei dipendenti e servizi per conto dei dipendenti effettuati da un personale dedicato (lavanderia, banca, commissioni di vario tipo…). Ovviamente tutte queste iniziative aiutano a migliorare la qualità della vita dei dipendenti, ma non avrebbero una vera efficacia se non fossero integrate in un piano di responsabilità sociale, interna ed esterna di Marsh. Il gruppo Marsh & McLennan Companies, di cui Marsh fa parte, pone infatti una grande attenzione al tema della responsabilità sociale e ha lanciato già da qualche tempo il programma “volontario per 1 giorno” che offre ai dipendenti la possibilità di dedicare una giornata retribuita ad attività di volontariato. È invece in fase di definizione un programma per ridurre il nostro impatto ambientale, che integri azioni che vanno oltre la raccolta differenziata e la riduzione dell’uso della carta”.

La sicurezza come fonte di benessere
Si può parlare di benessere organizzativo in un momento di crisi? E di promozione di sicurezza sul lavoro? In un periodo di poche certezze, quale significato può avere per le aziende?

Elisa D'Antona
Elisa D’Antona, Responsabile Area Benessere Organizzativo di Eco-Consult

Queste e altre sono le domande che ogni giorno organizzano il nostro lavoro di consulenza, ci spiega Elisa D’Antona, responsabile Area Benessere Organizzativo – Eco-Consult Srl. Per rispondere, vi proponiamo l’ipotesi che, più di altre, si sta rivelando utile e condivisa nel dar senso alle profonde trasformazioni economiche e politiche degli ultimi anni: la crisi non coinciderebbe più con una serie di tumultuosi cambiamenti, piuttosto si configura come un sottofondo con cui le organizzazioni devono e dovranno continuamente fare i conti. Se colta come opportunità, tale prospettiva invita le aziende a dotarsi di una cornice sufficientemente flessibile da consentire rapide riorganizzazioni in termini di obiettivi e prassi operative, quanto stabile e resistente onde evitare impatti disastrosi sulle equipe di lavoro e sulla loro efficienza. È nostra profonda convinzione che il tema della salute e sicurezza sul lavoro rappresenti, oggi più che mai, quel vertice privilegiato dal quale è possibile affrontare in maniera integrata criticità e sfide, odierne e future. Dal 1991 Eco-Consult offre consulenza tecnica in materia di sicurezza, igiene ambientale, tutela della salute dei lavoratori, nonché nel campo della formazione e del benessere sul posto di lavoro. Nello specifico, l’area Benessere Organizzativo, attraverso la promozione della Cultura della Sicurezza, affronta con i clienti tematiche relative all’organizzazione del lavoro, alla salute aziendale, alla valutazione dei rischi psicosociali, primo fra tutti lo Stress Lavoro-Correlato (SLC). Finalità dei nostri interventi è quella di sostenere le aziende nello sviluppo di sistemi volti a garantire quell’equilibrio utile al cambiamento continuo, creativo e sostenibile, avvalendosi di strategie attive, responsabili, personalizzate. Benessere, quindi, come mediazione ottimale tra richieste interne ed esterne all’azienda, come investimento nel futuro. È l’EU-OSHA1 a mostrarci la tendenza: il rischio da SLC e gli infortuni rappresentano l’80% delle preoccupazioni per le Aziende europee e ben il 73% di quelle italiane sostiene che tali rischi aumenteranno notevolmente nei prossimi 5 anni… e i più allarmati sono proprio i dirigenti! Per questo motivo, prevenire e gestire rischi di natura psicosociale si traduce necessariamente nel prendersi cura delle aziende a 360°, a partire dalle dimensioni implicite che regolano le relazioni formali ed informali tra lavoratori e culture aziendali. Nella nostra esperienza, si tratta di attivare nei diversi stakeholder nuovi stili di engagment che, superando la semplice affiliazione al brand azienda-le, favoriscano una partecipazione competente ai processi aziendali, nel rispetto di ruoli e funzioni. Sarà a questo punto chiaro che sicurezza sul lavoro non significa esclusivamente parlare di condizioni e ambienti di lavoro, ma anche di relazioni interpersonali, di work-life balance, di differenze di genere e di sviluppo di Culture Organizzative sane ed efficienti. Questo è il valore aggiunto della nostra consulenza, ovvero cogliere l’opportunità di esplorare i processi organizzativi da un punto di vista integrato, facendo convergere le diverse necessità che organizzano il ‘con-vivere’ in azienda e garantendo, al contempo, il rispetto di tutte le normative vigenti in termini di sicurezza.

Costruire insieme il successo dell’organizzazione
 “Per Pegaso il benessere delle persone interne all’azienda è fondamentale se vogliamo vendere benessere a chi acquista i nostri

Paola Tosi
Paola Tosi, Consigliere di Amministrazione e Direttore Comunicazione di Pegaso

prodotti. È una questione di coerenza, ci spiega Paola Tosi, Consigliere di amministrazione e Direttore comunicazione di Pegaso. E per noi il benessere è la motivazione che le persone che lavorano con noi hanno, nello svegliarsi la mattina e venire in azienda con la voglia di essere parte attiva nella costruzione del successo aziendale. Quest’anno abbiamo ripreso un’attività di allineamento valoriale realizzata con persone del gruppo interno, esterno (agenti-informatori) e alcuni dirigenti della società di servizi consociata che gestiscono l’amministrazione e l’Information Tecnology per Pegaso. L’obiettivo era riallineare e individuare i valori aziendali che potessero essere condivisi e che porteranno l’azienda nel futuro. Questa attività ha permesso di orientare i collaboratori e di focalizzarci tutti sui comportamenti che riflettono i valori societari e argomentarne i perché all’esterno e a chi entra in contatto con Pegaso. La crisi, anche se per noi è stata poco sentita in termini di fatturato e vendite, ha avuto il vantaggio di selezionare le aziende del mercato e noi vogliamo essere forti e pronti quando l’economia ripartirà. Abbiamo inoltre proposto un accordo aziendale per la detassazione dei premi e per la liquidazione annuale dei TFR in busta paga. Questo permette all’azienda alcuni vantaggi e al collaboratore di avere in busta paga ogni mese e gestire in prima persona il proprio TFR. Da parte dei collaboratori c’è stata accettazione e adesione totale alla proposta”.

Un momento del dibattito
Un momento del dibattito

Ritrovare la forma
Il sistema imprenditoriale italiano necessita di ritrovare uno ‘stato di forma’ adeguato per affrontare la globalizzazione dei mercati e ritrovare una maggiore efficienza ed efficacia nei processi e nei percorsi individuali.
“L’innovazione che distingue Wellsalus è l’investimento fatto nell’acquisizione e relativo trasferimento tecnologico del primo Health Risk Assesment (HRA) Italiano che consente la valutazione dello stato di rischio salute dell’individuo e dell’azienda, ci racconta Roberto Innocenti, amministratore dell’azienda. Nella primavera del 2012, dopo un lungo lavoro del team tecnico scientifico di Wellsalus, nasce ‘Wellsalus SVS 1.0’, che consente la valutazione di massa dello stato di rischio salute dell’individuo e come somma aggregata dei dati, dell’azienda. Con questo sistema si può misurare il profilo di rischio di moltissimi individui (fino a duemila in una settimana) dotando così l’azienda di un sistema affidabile per la valutazione periodica dei programmi aziendali dedicati alla salute e al benessere dell’intera forza lavoro. Wellsalus ha la licenza in esclusiva per dieci anni del software che è nato nel 1995 e conta negli Stati

Roberto Innocenti
Roberto Innocenti, Amministratore e Socio Fondatore di Wellsalus

Uniti più di due milioni di utilizzatori. Il team di lavoro di Wellsalus, conduce un lungo lavoro di adattamento e applicabilità dello strumento al sistema italiano. Il software elabora e una serie cospicua di parametri e dati che vengono messi in correlazione per mezzo di algoritmi scientificamente validati dai maggiori istituti competenti degli Stati Uniti (Riferimenti scientifici per la validità del sistema: http:// www.wellsalus.it/servizi/svs). Il lavoratore, che volontariamente vuole usufruire di questo benefit proposto dall’azienda, deve fornire alcuni dati ematici e parametri biometrici e compilare un questionario relativo ai propri stili di vita (circa 40 domande). Questi dati vengono forniti in una modalità riservata, trattandosi di dati sensibili. Wellsalus, che è organizzata per effettuare anche le rilevazioni ematiche e biometriche, si reca personalmente in azienda per far compilare in aula i questionari per effettuare la prima misurazione. Questa misurazione viene riproposta periodicamente (ogni anno oppure ogni sei mesi) per verificare il trend di andamento dei parametri che delineano lo stato di salute dell’individuo e in aggregato dell’azienda. In output l’aderente usufruirà di un Report Personale che fornisce indicazioni importanti sul suo stato di salute generale (anche misurato tramite un punteggio) e specifico relativo a quindici aree della salute tra cui: rischio diabete, salute de cuore, colesterolo, stress, ecc…). Inoltre, come secondo dato di output del sistema, l’azienda potrà usufruire di un report che elabora tutti i dati aggregati di tutti gli aderenti al programma, potendo contare su uno strumento di misurazione affidabile dello stato di salute della propria organizzazione e canalizzare le attività di corporate wellness sulle aree risultate a maggior rischio. Da qui la proposta di una vasta gamma di proposte formative, seminari, percorsi, laboratori, in ambito di Prevenzione Primaria che Wellsalus sviluppa con i suoi professionisti, su sette direttrici principali (alimentazione/attività fisica/ malattie cardiache e dismetaboliche/prevenzione tumorale/ dipendenze ed effetti/benessere mentale/benessere organizzativo) allo scopo di innalzare ulteriormente la cultura media della popolazione aziendale su queste materie e migliorare gradualmente le proprie abitudini e stili di vita salutari”. I soci fondatori di Wellsalus, con la loro pluriennale esperienza in ambito corporate e project management, mettono a disposizione la loro professionalità per la stesura e gestione del Corporate Wellness Plan, realizzazione a sistema di tutte le iniziative health & welfare aziendali, complete di obiettivi periodicamente misurabili anche da un punto di vista economico (ROI).

Indirizzare le energie per conseguire risultati eccellenti
Lavorare con trasparenza nei rapporti tra le persone, enfatizzando la collaborazione e condividerla con gli altri colleghi, per creare e consolidare le basi per una reale evoluzione di idee e di apertura al nuovo. Questo significa curare le persone per Walter Giacomo Trotter, Responsabile della Programmazione Costi e Supporto Tecnico dell’Unità di Gestione Immobiliare e Servizi tecnici di A2A.
“Indirizzare l’energia di ognuno –ci spiega– non solo per eseguire compiti, ma anche nel farsi carico della responsabilità per

Walter Giacomo Trotter
Walter Trotter, Resp. Progr. Costi e Supporto Tecnico Gestione Immobiliare di A2A

conseguire risultati eccellenti. Agire con spirito di squadra, per supportare i nostri clienti interni ed esterni con competenza e determinazione dando il meglio di noi. Quindi parliamo di un benessere sostanziale e umanamente oggettivo, fatto di atti concreti necessari per creare quella tensione evolutiva capace di interpretare il futuro aziendale e delineare progetti utili alla nostra particolare realtà storica e di mercato, evitando cioè di seguire proposte standardizzate o tendenze del momento”. Le esperienze che i partecipanti ci hanno trasferito partono da un denominatore comune: la condivisione di un impianto culturale che vede al centro la valorizzazione delle persone, delle loro competenze e di tutto ciò che possono portare per contribuire alla crescita dell’organizzazione. Il benessere è un tema culturale e le azioni che le aziende mettono in atto devono essere tese a consentire alle persone di esprimere se stesse. Per questo vanno ascoltate, la sensibilità da parte dell’azienda deve essere alta per far sì che le persone, in un contesto nel quale si sentono a proprio agio, possano consentire alle aziende di crescere. Perché tutto questo accada, però, è necessario impostare progetti a medio termine, è necessario che la cultura del benessere rappresenti un valore per le aziende che devono essere supportate in un passaggio culturale. È la coscienza collettiva che impatta sul clima. Bene ricordarlo.

L'aperitivo al termine dei lavori
L’aperitivo al termine dei lavori

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