Una nuova organizzazione richiede una nuova leadership
Forum Sviluppo e Organizzazione, leadership, organizzazione aziendale
L’organizzazione del lavoro si traduce nel progettare e implementare nuovi ruoli operativi, oggi sempre meno isolati ma inseriti in reti informative e di relazioni. La tradizionale cultura delle mansioni è superata concettualmente, ma ancora viva nella mente di molti e nell’impianto del diritto del lavoro.
Qui il dilemma di fondo contrappone ‘autonomia’ e ‘prescrizione’, due vecchie istanze che devono fare entrambe i conti con le nuove tecnologie. L’evoluzione dei ruoli lavorativi non può prescindere inoltre dalla formazione di nuove competenze e riattualizza le tematiche dello sviluppo organizzativo.
In questo contesto, il change management è legato ai temi del potere organizzativo, dei modelli culturali e delle modalità di misurazione-valutazione dei risultati ottenuti. ‘Allineamento di cultura e valori’ contro ‘apertura alla diversità creativa’: sono questi i due poli in contrasto, che rimandano alla più generale contrapposizione tra i modelli della neo-burocrazia e della liberazione delle energie di persone e gruppi.
Sono stati questi i temi principali affrontati nella giornata conclusiva del Forum di Sviluppo&Organizzazione, l’evento dedicato ai festeggiamenti dei 50 anni della rivista, punto di riferimento per le imprese dal 1970.
Una leadership aperta ai cambiamenti
Come emerso nel corso della due giorni di convegno, il design dell’organizzazione è chiamato a comporre in un quadro unitario i diversi elementi che orientano il lavoro: quelli prescrittivi (regole, procedure, performance management), i contesti materiali e tecnologici, e anche i fattori attinenti alla sfera cognitiva, relazionale e del benessere individuale e sociale.
Si aprono così spazi per una nuova progettualità organizzativa alla ricerca di innovazioni che investano in modo combinato gli ambienti lavorativi, i processi, i ruoli professionali e l’interconnessione tra i diversi elementi.
Per avere successo, l’organizzazione aziendale è chiamata a evolversi verso nuove forme di leadership in grado di cogliere tutto questo e di essere all’altezza delle sfide poste dai cambiamenti (tecnologici, generazionali, culturali, ecc.). Una leadership diffusa, inclusiva, non più top-down, in un’ottica di delega e co-creazione, per far sì che tutti crescano insieme all’interno di un’organizzazione. Insomma, una leadership aperta alle trasformazioni e capace di rimettersi in discussione.
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