La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni

Welfare aziendale: accordi sindacali, servizi e conciliazione vita-lavoro

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di Chiara Sorace

Welfare aziendale: un’espressione di moda in questi ultimi anni. Il welfare aziendale nasce per rispondere alle necessità dei lavoratori. Orari più flessibili, asili nido aziendali, congedi parentali, cura degli anziani, assistenza sanitaria: sono solo alcuni degli interventi che possono portare grandi benefici alle imprese in termini di maggior soddisfazione, disponibilità e attaccamento al lavoro. Le azioni di welfare aumentano competitività e produttività dell’organizzazione e favoriscono un miglior bilancio lavoro-vita privata dei dipendenti, grazie a servizi ‘spendibili’ per sé e il nucleo familiare. Quali le soluzioni in concreto?

In questo articolo cerchiamo di capire quali i piani maggiormente adottati dalle aziende e come questi creano valore all’organizzazione grazie al ritorno di investimento generato dal binomio soddisfazione-produttività. Federico Isenburg, presidente di Muoversi −società di servizi di welfare aziendale− ci ha aiutato a capire meglio come si gestisce concretamente il welfare secondo le necessità reali dell’azienda e delle sue risorse.

Welfare aziendale e welfare pubblico: si possono integrare?
In un periodo di interminabile crisi per il nostro Paese, in cui le risorse per servizi e welfare pubblico diminuiscono, mentre i bisogni della popolazione di contro aumentano, le imprese possono svolgere un ruolo cruciale, integrando l’azione del welfare pubblico. È in questo contesto che, a fronte anche di fenomeni macro come il tasso di invecchiamento demografico in Italia che la domanda sociale cresce mentre a livello pubblico si moltiplicano i tagli alla spesa e ai servizi, cosicché i rischi per i cittadini −soprattutto quelli appartenenti alle categorie più deboli− aumentano velocemente. In questa cornice si inserisce il ‘welfare aziendale’: tentativo di rispondere a questi nuovi rischi sociali con una galassia di interventi, di natura monetaria o sotto forma di servizi, messi in campo da una molteplicità di attori −cooperative, imprese, associazioni di rappresentanza, ecc.− che integrano, senza sostituirlo, il welfare pubblico.

Accordo innovativo: servizi utili al dipendente e alla famiglia
Nel marzo scorso l’azienda Muoversi ha firmato un importante accordo con il gruppo San  Marco, realtà del settore delle pitture e vernici per l’edilizia professionale in Italia, con il  quale si è avviato un programma di welfare aziendale volto ad aumentare il potere d’acquisto  dei propri dipendenti e offrire servizi concreti per conciliare al meglio vita privata e lavoro. Cerchiamo di capire meglio i dettagli della trattativa…

Federico Isenburg, CEO di Muoversi
Federico Isenburg, CEO di Muoversi

“L’innovativo accordo è stato siglato con le rappresentanze dei lavoratori per dotare il Gruppo San Marco di un proprio modello di welfare aziendale: ispirato alle migliori prassi presenti  in grandi aziende, l’accordo è frutto di un’attenta attività di analisi e ascolto, a conferma  dello spirito positivo che caratterizza il sistema di relazioni industriali. Il modello di welfare –ci racconta Isenburg− prevederà la messa a disposizione di beni, opere, servizi di primaria  necessità e utilità per i dipendenti e il loro nucleo famigliare. Per esempio, assistenza sanitaria  in forme integrative di quelle previste dalla contrattazione nazionale, assistenza sociale,  sostegno all’istruzione per i figli dei dipendenti, dispositivi di conciliazione famiglia-lavoro  (assistenza all’infanzia, assistenza agli anziani, ecc.) e beni di consumo generici. In base alle  intese raggiunte i dipendenti di San Marco potranno personalizzare la componente del proprio  ‘pacchetto welfare’.  Il nuovo contesto economico in cui le aziende si trovano oggi a operare non consente più di giocare sulla leva retributiva per aumentare  la soddisfazione dei propri dipendenti sempre  più pressati dall’aumento del costo della vita e  dalle difficoltà di gestione degli impegni familiari. Confrontandoci ogni giorno con il mercato, con realtà delle più diverse dimensioni,  abbiamo messo a punto un’offerta specifica di soluzioni per applicare in azienda un welfare tarato sulle effettive necessità. L’accordo  fornisce ancora più impulso a una tradizione di responsabilità industriale e sociale del gruppo dove ‘creare valore’ è sia impegno e  ricerca aziendale sia attenzione verso i propri dipendenti. L’azienda ha creduto in questa iniziativa e ha preso a riferimento le migliori  best practice per sviluppare un programma  di welfare aziendale condiviso”.

I temi al tavolo della trattativa
Isenburg ci spiega meglio quali elementi, in particolare, animano il confronto durante la trattativa tra le parti. “La trattativa è stata molto positiva, le parti hanno dialogato apertamente, mostrando un basso livello di diffidenza. La sigla dell’accordo –continua Isenburg− è stata infatti preceduta da alcuni incontri formativi iniziali volti a introdurre alla popolazione aziendale il concetto di welfare e le opportunità insite in esso. L’attenzione dei dipendenti, e di conseguenza delle loro responsabile risorse umane, è stata principalmente rivolta ai servizi che possono essere inseriti nel paniere che si intende costruire. Un elemento di confronto ha riguardato anche la definizione di un importo minimo da ‘convertire’ in questa modalità, che è stato fissato a 500€. Questo consente di allestire un impianto adeguato e di mettere i dipendenti stessi nelle condizioni di acquisire vantaggi fiscali percepibili. Un ulteriore elemento di discussione al tavolo ha riguardato il carattere di ‘volontarietà della scelta’. L’accordo non rappresenta quindi un’imposizione, ma un’opportunità per il lavoratore che può comunicare anche la scelta di non aderire al piano”. 

Decidere un piano di welfare aziendale all’interno dell’organizzazione
L’introduzione di un piano welfare è una decisione molto importante per il lavoratore, ma anche per l’azienda che trae benefici in termini economici e di immagine. Le funzioni coinvolte in questo processo sono spesso molteplici. In questo caso la direzione aziendale ha lavorato in stretto contatto con i referenti delle risorse umane e le RSU aziendali. Per supportare questo processo, Muoversi ha proposto una metodologia strategico-operativa in grado di raggiungere agevolmente obiettivi di breve e di medio/ lungo e sviluppare un sistema flessibile e adattato alla popolazione aziendale di riferimento.
“La prima fase corrisponde all’‘analisi’ e ha come obiettivo la comprensione delle esigenze del personale dipendente per identificare servizi e benefit che meglio riflettono le sue caratteristiche anagrafiche, esigenze e preferenze, e l’evidenziazione degli elementi migliorativi rispetto al modello esistente in azienda. Alla fase analitica segue una fase di ‘modeling’ volta a definire gli interventi (lato processi e lato delivery) da introdurre in azienda per ottimizzare il rapporto tra il costo della manovra retributiva e il ritorno sull’investimento in relazione alle esigenze individuate e di sostegno alla realizzazione delle strategie industriali. Per lo sviluppo vero e proprio dei servizi, Muoversi ha sviluppato infine una piattaforma user-friendly e personalizzabile che supporta l’azienda durante tutta la gestione del piano welfare”.

Verificare la soddisfazione dei dipendenti per ‘aggiustare il tiro’
WelfareUna volta definito e attivato il piano di welfare, il fornitore è chiamato a gestire il servizio e a monitorarne gli sviluppi: è questa la fase in cui si valuta il ROI per l’azienda cliente e, inoltre, si valuta il livello di soddisfazione dei dipendenti, le loro preferenze. Ma se qualcosa non funzionasse? Il piano è modulabile anche in corso?
“La fase di ‘monitoraggio’ costituisce un momento prezioso. In quest’ottica vengono spesso organizzate indagine di soddisfazione, vengono raccolti feedback diretti da parte degli utenti tramite il portale e viene continuamente aggiornata la reportistica relativa all’utilizzo dei diversi servizi. Il paniere offerto inizialmente può essere rivisto in base al modificarsi delle esigenze delle persone e i servizi sono in continua evoluzione”.

Scegliere piani di welfare: quali le proposte e i trend?
Il nuovo contesto economico in cui le aziende si trovano oggi a operare non consente più di giocare sulla leva retributiva per aumentare la soddisfazione dei propri dipendenti sempre più pressati dall’aumento del costo della vita come dalla difficoltà di gestire gli impegni familiari. L’introduzione di un piano welfare dedicato garantisce consistenti benefici sia per i dipendenti sia per le aziende. Negli ultimi anni, infatti, il numero di coloro che hanno deciso di promuoverne l’utilizzo è cresciuto esponenzialmente.
“In base alla nostra esperienza non c’è una netta differenza a livello settoriale. Disponibilità economica e sensibilità aziendale sono sicuramente fattori più decisivi per l’introduzione di un piano di questo tipo. Il trend sembra indicare una direzione precisa, ovvero l’aumento di queste iniziative e il loro inserimento nella contrattazione di secondo livello che, a oggi, contribuisce a regolare specificità e situazioni difficilmente gestibili con i CCNL. All’aumento della risonanza di queste dinamiche si accompagnerà, a nostro parere, un aggiornamento della normativa che regola questi istituti che rappresentano senz’altro strumenti efficaci per aiutare i lavoratori a incrementare la propria capacità di spesa. Il nostro approccio al welfare aziendale ha un obiettivo ben preciso: rendere accessibile il piano ad aziende di qualunque dimensione, commisurando il piano alle reali esigenze e semplificando l’accesso ai servizi da parte dei dipendenti. Siamo in grado di definire un programma ottimizzato rispetto alle risorse e agli obiettivi strategici aziendali, affiancandoci al management nella fase di pianificazione, sviluppo e organizzazione. La piattaforma web viene personalizzata per ogni cliente e l’accesso ai servizi è estremamente semplice e sicuro sia via Internet sia attraverso il nostro call center. Questa piattaforma multicanale offre alle aziende la possibilità di erogare il proprio piano di welfare in full outsourcing. Muoversi garantisce poi un’integrazione flessibile verso i sistemi informativi delle risorse umane del gruppo consentendo un’efficace gestione del sistema delle anagrafiche del personale dipendente e delle buste paga”.

Casi di successo
Tra diversi esempi significativi di aziende che hanno offerto ai propri dipendenti veri e propri servizi in favore di un miglior equilibrio tra vita privata e lavoro figurano anche NTV e Tetra Pak, aziende che hanno progetti di piani benefit e work-life…
“In seguito all’accordo con le parti sindacali siglato nell’estate 2011, NTV ha deciso di investire nel sistema di welfare aziendale circa un milione di euro all’anno. L’idea è stata quella di dividere i benefit di base −coperture assicurative e sanitarie− date per default a tutti i lavoratori, dai benefit individuali. Ogni anno l’azienda riserva a ciascuno dei propri dipendenti un plafond di 800 euro. Di questi 250-300 euro all’anno, vengono messi a disposizione del lavoratore, che li spende collegandosi al portale realizzato dalla nostra società da un qualsiasi computer. Tra le opzioni ci sono anche buoni per l’acquisto di libri, contributi per baby sitter e badanti, assistenza legale, visite dentarie, palestra, ecc.
Il progetto Tetra Pak affonda le sue radici nel 2010, quando è stato creato il portale Work-life balance. More for me more for Tetra Pak. L’azienda ha deciso di concedere ai propri dipendenti un piano di welfare completo, che parte dai servizi di work-life balance come la lavanderia in azienda, concierge aziendale, acquisto testi scolastici, colf, o ancora altri temi relativi alla mobilità sostenibile con la possibilità di acquistare abbonamenti al trasporto pubblico o di fare car pooling condividendo l’auto per il tragitto casa lavoro. Infine, per approdare a quello che è il cuore del piano di welfare, i dipendenti dell’azienda hanno a disposizione infatti ogni anno un bonus on top sulla retribuzione da utilizzare per richiedere il rimborso per le spese di istruzione, estendere la copertura assicurativa sanitaria, incrementare il fondo pensione di categoria o privato o acquistare abbonamenti presso centri sportivi. Tutti i servizi vengono fruiti dalla piattaforma costruita da noi, con un look&feel altamente personalizzato, al quale il dipendente accede in automatico dalla propria intranet aziendale”.

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