L’esortazione di Papa Francesco a “costruire il bene comune e un nuovo umanesimo del lavoro” non ha spiazzato le imprese italiane. La maggior parte sottoscriverebbe al volo un impegno a creare le condizioni per “un lavoro rispettoso della dignità della persona che non guarda solo al profitto o alle esigenze produttive, ma promuove una vita degna sapendo che il bene delle persone e il bene dell’azienda vanno di pari passo”. Il problema, semmai, è passare dalle buone intenzioni ai fatti e per questo può essere d’aiuto il buon esempio di chi è già avanti nella tabella di marcia.