La cura della persona e dell’ambiente di lavoro come opportunità di crescita per le organizzazioni

di  Vittorio D’Amato, Direttore del CeRCA, Centro di Ricerca sul Cambiamento e Apprendimento Organizzativo, e Direttore dell’EMBA, Executive Master in Business Administration della LIUC-Università Cattaneo. Coordinatore della Laurea magistrale in Economia Aziendale e Management Percorso in Management delle Risorse Umane della LIUC-Università Cattaneo.

La maggior parte delle organizzazioni utilizza modelli di management vecchi di almeno 50 anni e non più adatti alle nuove sfide. Reinventare il management e la leadership è di fondamentale importanza, in quanto il vantaggio competitivo non si ottiene solamente con un buon modello di business, ma anche con un valido modello di management. Un modello di business senza un modello di management è pura teoria, così come un modello di management senza un modello di business è perdente. L’articolo dopo avere affrontato e declinato la differenza tra Business Model e Management Model propone un nuovo modello di management dove le persone siano realmente i principali stakeholder. Leggi tutto >

di Paolo Iacci

“Il calabrone non può volare a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla sua superficie alare. Ma il calabrone non lo sa… e perciò continua a volare”. Chi di noi non ha mai sentito questa affermazione? In qualche caso l’ho vista attribuire perfino a Einstein. Ovviamente si tratta di una bufala che Einstein si è ben guardato dal dire. Prima di tutto, se vogliamo essere precisi, l’insetto in questione è il Bombus terrestris (comunemente chiamato bombo, una sorta di apide),  che ha un particolare rapporto superficie alare-massa corporea che ha fatto nascere il mito sul suo volo ‘impossibile’. Il calabrone è invece tutt’altro insetto; sul quale non c’è mai stato alcun dubbio rispetto al fatto che possa volare. Ma questo è solo un dettaglio. Il punto vero è quanto definito dal professore di zoologia dell’università di Cambridge Torkel Weis Fogh. Questi, già negli Anni 70, scoprì che le ali del bombo non sono lisce, ma presentano delle increspature che producono turbolenze vantaggiose, permettendo all’insetto di catturare nuovamente il vortice d’aria appena formato e di ‘galleggiare’ nello spazio. Inoltre, quando il bombo le muove non fa un normale movimento dall’alto verso il basso e viceversa, . Nel caso del bombo, questi sono creati dall’oscillazione delle ali e dal loro cambiamento di inclinazione; movimenti che seguono un preciso ordine disegnando una sorta di otto. Gli spostamenti d’aria vengono sfruttati dall’insetto sia di volta in volta per procedere in avanti, come fossero propulsori, sia per mantenersi sospesi quando, per esempio, succhiano il nettare. Leggi tutto >

Gli Autori:

– Davide Giacomini, Assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Brescia.
– Mario Mazzoleni, Professore associato di Economia Aziendale presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università
di Brescia.
– Caterina Muzzi, Ricercatrice di Organizzazione Aziendale presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di
Brescia. Leggi tutto >

La vera novità contenuta nel decreto attuativo della riforma della Pubblica amministrazione che contiene il giro di vite contro i furbetti del cartellino? “L’obbligo a procedere da parte del dirigente”. A spiegarlo è Francesco Rotondi, partner fondatore di LabLaw. Secondo il documento approvato nella notte tra mercoledì 20 e giovedì 21 gennaio 2016 dal Consiglio dei Ministri, infatti, il capostruttura – o l’Ufficio procedimenti disciplinari (Upd) – che scopre la falsa attestazione della presenza in servizio del dipendente e non procede nell’avvio della procedura disciplinare entro 48 ore rischia a sua volta il licenziamento (fino a oggi il dirigente che non interveniva dopo aver valutato il caso rischiava al massimo una sospensione fino a tre mesi). Peccato, tuttavia, che non sia stato risolto il vero nodo della questione, ovvero “l’onere al risarcimento da parte del dirigente che avvia l’iter contro il dipendente nel caso in cui il giudice sentenzi il reintegro”. Leggi tutto >

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